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Cinque bidoni di gennaio acquistati dai club di Premier League

Da Torres a Boumsong, ecco alcuni dei calciatori che si sono rivelati degli autentici flop dopo esser stati acquistati nella sessione invernale di mercato.
A cura di Salvatore Parente
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Il mese di gennaio è ormai giunto a metà del suo naturale decorso e il calciomercato, non solo quello cinese, sta regalando numerosi colpi a effetto in tutta Europa con i club dei cinque maggiori campionati impegnati in diverse trattative in una sessione sempre molto complicata. Un mercato di riparazione, infatti, che, nella speranza di portare calciatori in grado di sovvertire il momentaneo negativo periodo di qualche compagine, provoca spesso e malvolentieri discutibili acquisti, meglio noti col poco simpatico ma eloquente appellativo di “bidoni”.

Una sorta di virus che, indipendentemente dalla latitudine, dall’Italia alla Francia, dalla Spagna alla Germania colpisce qualsiasi paese e qualsiasi campionato, per questo, vediamo i 5 clamorosi flop acquistati in gennaio da squadre della Premier League inglese.

Torres

Fernando Torres un flop da 58.5 milioni di euro

Al primo posto di questa poco gradevole graduatoria dei “pacchi” albionici troviamo l’ex enfant prodige dell’Atletico Madrid Fernando Torres che, nell’inverno del 2011, passò dal Liverpool al Chelsea per una cifra vicina ai 59 milioni di euro. Un trasferimento discusso e che, almeno finora, risulta essere l’acquisto più oneroso della storia dei Blues (a seguire un altro calciatore che non si è ben espresso con la formazione londinese, ovvero Andriy Shevcehenko). Lo spagnolo, infatti, dopo esser diventato l’idolo di Anfield Road dal 2007 al 2011 con ben 81 in 142 partite (0.58 a partita) col Chelsea, nonostante la Champions e l’Europa League vinte, non è riuscito nemmeno lontanamente a replicare le cavalcate vincenti degli anni Reds con appena 45 marcature in 172 match complessivi giocati con il club di Abramovich prima poi di vestire per qualche tempo la casacca del Milan e far ritorno a casa con l’Ateltico Madrid.

Carroll

Andy Carroll e l’effetto domino

L’effetto domino, definito come la reazione a catena che si verifica quando avviene un piccolo cambiamento in grado di produrre a sua volta un altro cambiamento simile che genera una sequela di conseguenze, è il fenomeno che è accaduto il 31 gennaio del 2011. E sì perché il Liverpool di Dalglish improvvisamente orfano del suo alfiere offensivo Torres, a poche ore dalla fine della sessione invernale di mercato, si lanciò su vari obiettivi di mercato per sostituire degnamente il Niño. Così, nel bailamme generale, le attenzioni dei Reds si focalizzarono sul giovane bomber del Newcastle Andy Carroll che, l’anno precedente con Hughton in panchina era riuscito a riportare con 19 reti totali i Magpies in Premier League. Le 11 segnature nel girone d’andata dell’attaccante di Gateshead poi, convinsero tutti a Liverpool e dintorni, 41 milioni cash e eredità pesante da raccogliere. Una eredità così forte che la punta britannica (secondo ogni epoca per soldi investiti dietro Rio Ferdinand) non fu in grado di sostenere con 11 gol e 6 assist in 58 apparizioni con Gerrard & co.

AlfieOk

Neve al sole, Alfonso Alves del Boro

Sul terzo gradino del podio dei flop britannici troviamo l’attaccante carioca Alfonso Alves. Il prolifico attaccante di Belo Horizonte, in grado di fare la differenza prima in Svezia nel Malmo e poi in Eredivisie con tante tantissime reti nel torneo olandese con la maglia dell’Herenveen (45 in 39 apparizioni totali), giunto a Middlesbrough a mezz’ora dal termine del mercato inglese nel gennaio del 2008, per 17 milioni di euro, non diede seguito alla sua fama di cecchino sotto porta con troppi errori in fase offensiva e tante incertezze in Premier. Pur chiudendo la “carriera” inglese con 13 gol in 49 match (ogni competizione) con la retrocessione del Boro in Championship Alves, il calciatore più pagato della storia del Middlesbrough, fu subito ceduto in Qatar per 12 milioni di euro.

BoumOk

Jean Alain Boumsong, un matematico flop

Laureato con lode in matematica e cugino del calciatore del Panionios N’Gog, Jean Alain Boumsong si è guadagnato a pieno titolo la presenza nel ranking dei “bidoni” della Premier League per via della sua sfortunatissima avventura al Newcastle fra il 2004 ed il 2006. Il 27 volte nazionale francese, infatti, dopo aver ben giocato con le casacche di Le Havre prima e Auxerre poi, si trasferì ai Rangers di Glasgow da dove, in una posizione privilegiata, fu osservato dai Magpies che, nell’inverno del 2004, dietro pagamento di 11.3 milioni di euro lo portarono al St. James’Park. Qui, dopo un buon inizio, cominciò ad inanellare una serie di incredibili errori difensivi che ruppero quel delicato equilibrio di squadra che si era venuto a creare con i compagni. Un equilibrio mai più recuperato e che portò il Newcastle a cedere il ragazzo di origini camerunensi alla Juventus.

Savio

Savio Nsereko tutt’altro che un Iron

Ugandese di nascita, tedesco d’adozione Savio Nsereko scuola Monaco 1860 è forse il peggior acquisto in assoluto effettuato da club di Premier League. Basti solo dire che, al momento, il 27enne ex Fiorentina è non solo svincolato ma, nelle ultime tre stagioni, ha giocato con le rispettabili ma semisconosciute squadre dell’Hapoel Akko (Israele), dell’Atiraw (Kazakistan), del Beroe (Bulgaria) e del Lietava Jonava (Lituania). Eppure, nel 2008, c’è stato un tempo in cui il West Ham per prelevarlo ha investito 8 milioni di euro che, dopo solo 7 mesi, 0 gol e 11 presenze totali si rivelarono mal spesi da una squadra che aveva donato ogni speranza a questo talento in erba regalandogli pure la 10 degli Irons.

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