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Cina, Tevez contestato a suon di fischi dai tifosi dello Shanghai Shenhua

Il calciatore argentino al rientro in campo dopo l’infortunio al ginocchio è stato preso di mira dai suoi tifosi delusi per la prestazione e la sconfitta interna contro l’Henan Jianye.
A cura di Marco Beltrami
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Tempi duri, non certo economicamente, per Carlos Tevez in terra cinese. Sono ormai lontanissimi i tempi in cui l'attaccante ex Juventus veniva accolto in maniera trionfale dai tifosi dello Shanghai Shenhua, il club che a suon di milioni, lo ha strappato al Boca Juniors. L'Apache infatti nell'ultima gara di campionato persa contro l'Henan Jianye è stato travolto dai fischi e dalla contestazione dei tifosi rossoblu che non gli hanno perdonato il rendimento e anche le ultime dichiarazioni tutt'altro che positive nei confronti della Cina.

Tevez fischiato dai tifosi dello Shanghai Shenhua

Carlos Tevez non scendeva in campo con la squadra cinese dal 5 agosto a causa di un infortunio al polpaccio. Un problema fisico che ha spinto l'argentino a chiedere e ottenere dal club la possibilità di allenarsi in patria. Il ritorno in campo però ha mostrato un Tevez tutt'altro che in forma, con i sostenitori di casa che hanno accompagnato la sua prova con fischi e "buuu" reiterati. Un modo di contestare dunque l'incapacità del giocatore di rendersi decisivo nonostante l'investimento da record effettuato dalla società.

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Quanto guadagna Tevez in Cina

E i tifosi si aspettano di più dal calciatore classe 1984 che finora ha collezionato 14 presenze e 7 gol, anche alla luce del suo faraonico stipendio. Tevez infatti in Cina guadagna 735mila euro a settimana (73 al minuto), più di 3 milioni al mese, 38 milioni all'anno, con contratto in scadenza nella prossima estate.

Le critiche di Tevez al calcio cinese

E sicuramente ad influire sullo scarso feeling tra la punta e il pubblico dello Shanghai sono state anche le recenti dichiarazioni di Tevez, sul calcio e l'ambiente cinese. Parole forti quelle dell'ex bomber della Juventus: "Questo campionato non può competere con nessuno dei grandi tornei europei, nemmeno se venisse il miglior giocatore al mondo, c'e' una distanza di 50 anni. Qui i giocatori tecnicamente non sono molto bravi, né sono molto fisici, anzi. Sono anche molti ingenui per cui, anche senza volerlo, ti rifilano un calcione e ti fanno male. Si deve stare attenti soprattutto a questo. La gente vive diversamente il calcio, in modo distaccato. Con la mia famiglia siamo contenti anche se non mi sono ancora ambientato del tutto ma credo che riuscirò a farlo piano piano".

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