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Cina pigliatutto sul mercato: nel 2016 affari per 500 milioni, più 400% rispetto al 2015

Lo strapotere economico dei club cinesi che hanno fatto registrare un impressionante aumento delle spese effettuate, preoccupa e non poco le società europee.
A cura di Marco Beltrami
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Una vera e propria calamita per i top player del panorama calcistico che ha fatto suonare inevitabilmente il campanello d’allarme per le società del Vecchio Continente. La Cina con i suoi milioni continua a richiamare le stelle del pallone, confermando per certi versi quelle che sono state le parole di Antonio Conte che in merito all’offerta che ha portato Oscar in Oriente aveva definito come un “pericolo”, lo strapotere economico delle società della Super League cinese. I numeri senza dubbio hanno cominciato a preoccupare seriamente i club più titolati e ricchi dei top 5 campionati d’Europa. Nel 2016 i cinesi hanno messo sul piatto per il calcio una cifra vicina ai 500 milioni di euro.

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Acquisti, ingaggi e compagnia hanno fatto segnare, come evidenziato da “La Gazzetta dello Sport”, un aumento del 400% delle spese legate al pallone rispetto al 2015. Una crescita impressionante confermata anche dall’ultima finestra di calciomercato. Nella sessione invernale ancora in corso, i club del Paese orientale hanno investito 166 milioni di euro in acquisti, pareggiando dunque le spese della Premier League. Inoltre in Cina potranno operare sul mercato fino quasi a fine febbraio considerando che è questa, più di quella estiva, la sessione decisiva per le mosse in sede di trattative.

In Europa intanto potrebbe presto nascere una vera e propria alleanza per cercare di porre un freno a questa situazione. Uno dei promotori potrebbe essere il patron del Chelsea Abramovich che vorrebbe realizzare una manovra con l’obiettivo di proteggere il calcio continentale dalle offensive di mercato cinesi. Queste ultime poi hanno portato in Oriente non solo calciatori, ma anche allenatori e arbitri con la volontà ben delineata di spostare gli equilibri del calcio internazionale. Per ora un aiuto, ai top club d’Europa è arrivato dal governo cinese che ha imposto il blocco degli stranieri: solo cinque calciatori stranieri a squadra, con 3 da schierare tra i titolari. Le norme però potrebbero non essere finite, e riguardare anche un tetto per gli ingaggi sulla base del Fair Play Finanziario europeo.

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