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Copa America 2015

Doppietta di Vargas, Perù battuto 2-1. Cile in finale di Copa America

La Roja di Sampaoli è la prima finalista della Copa America 2015. Vargas (2 gol) piega la resistenza del Perù aggrappato all’autorete di Medel e sfortunato nell’occasione del palo centrato da Farfan. Gara d’orgoglio e condizionata dall’espulsione di Zambrano.
A cura di Maurizio De Santis
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Copa America 2015

Una doppietta di Vargas – neo capocannoniere della Copa America con 4 gol – doma il Perù e regala la finalissima al Cile che, dinanzi al proprio pubblico, adesso sogna di sollevare il prestigioso trofeo. Onore delle armi alla squadra di Gareca che, in inferiorità numerica per quasi tutto il match (Zambrano s'è lasciato espellere in maniera ingenua per somma di ammonizioni), gioca bene e tiene testa alla Roja grazie al dinamismo di Farfan (suo anche un legno nel primo tempo) e alla forza fisica di Guerrero. Vittoria con brivido ma meritata per la formazione di Sampaoli, trascinata da ‘turboman' Edu: prima si fa trovare pronto in occasione del tap-in sotto porta, poi inventa un tiro da manuale e mette il sigillo sul match, scacciando i fantasmi per l'autogol di Medel che aveva riaperto le speranze del Perù.

Primo tempo

La ‘Blanquirroja' di Gareca inizia bene il match, tiene testa al Cile, ribatte colpo su colpo, centrale anche un legno ma la strada si fa tutta in salita per l'ingenuità del direttore di gara (che ammonisce Zambrano in avvio di gara nel ‘confronto' con Vidal) e poi dello stesso calciatore che si lascia espellere per somma di ‘gialli' per un brutto fallo a centrocampo. La squadra di Sampaoli prende il sopravvento e sblocca il risultato con Eduardo Vargas.

Roja subito vicina al vantaggio. La prima azione pericolosa della partita è di marca cilena. E' ‘turboman' Vargas ad avere la grande occasione in contropiede: la conclusione dell'attaccante del Napoli viene però deviata in angolo da Ascues. Dal corner, sugli sviluppi di un'azione concitata, nasce un alterco tra Vidal e Zambrano (che prende anche l'ammonizione, la prima della partita). Nervosismo e tensione alle stelle per l'importanza della posta in palio ma l'arbitro lascia correre.

Palo di Farfan, il Cile trema. Gara entusiasmante, botta e risposta nei primi dieci minuti: alla ripartenza di Vargas replica il Perù con un'incornata di Farfan che si spegne sul palo a Bravo battuto. Perfetto il controllo di palla di Guerrero che resiste a una carica di ‘King Arturo' e riesce a innescare il compagno di squadra meglio piazzato. La sorte, però, non è stata amica. Nemmeno pochi minuti dopo quando Medel riuscirà a intervenire in tackle, in piena area, su Farfan.

Quasi gol, è un'illusione ottica. Si gioca in apnea. Batti e ribatti. L'importanza della posta in palio (la finalissima) spinge le squadre ad affrontarsi a viso aperto, senza tatticismi. Il Cile mantiene il predominio del campo ma le azioni più pericolose sono del Perù: al 12′ una bordata dalla distanza di Lobaton (imbeccato da Guerrero) regala ai tifosi andini l'illusione del gol ma la palla accarezza solo la parte esterna della rete.

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Zambrano, 2 gialli in 20′. Un fallo stupido quanto inutile: lo commette Zambrano che intorno al 20′, ne tentativo di bloccare Aranguiz, lo travolge colpendolo alle spalle. Per l'arbitro non c'è dubbio: gioco ai limiti del regolamento, altra ammonizione e Perù in inferiorità numerica, costretto a rimodulare il proprio assetto tattico (4-4-1-1, raccomanda Gareca dalla panchina). Sulla sfera di presenta Vidal ma senza fortuna.

Prodezza di Valdivia, acuto di Sanchez. Lo chiamano ‘il mago' e si capisce da come fa scomparire la palla: si tratta di Valdivia, il regista del Cile, il calciatore capace d'inventare un tiro a giro dal limite dell'area che alla mezz'ora fa la barba al palo. Traiettoria carica d'effetto che ‘supera' la selva di gambe dei difensori ma muore a pochi centimetri dalla porta. E' il momento migliore per il Cile che sfrutta le difficoltà del Perù nel serrare le fila: Alexis Sanchez vince un contrasto e allarga per Valdivia: il suggerimento per Aranguiz sul secondo palo è da manuale peccato che il calciatore non riesca a intervenire.

Advincula provvidenziale, Farfan di potenza. Il terzino destro è nel posto giusto al momento giusto e riesce a bloccare un tiro di Eduardo Vargas dal limite dell'area. Quanto a Farfan, strappa con i denti un calcio d'angolo – interrompendo così anche l'assedio dei cileni – e permette alla squadra di respirare. Brividi ancora al 38′, col Cile che sfiora il vantaggio con Vargas (servito ancora una volta da Valdivia) e poi rischia il colpo del ko su azione di contropiede di Guerrero.

La zampata di Vargas, Cile in vantaggio. Minuto numero 42 della prima frazione, arriva la rete del vantaggio della Roja. La firma in calce è di Vargas ma l'azione da gol è rocambolesca: Alexis Sanchez inventa un tiro cross che taglia tutta l'area di rigore, velo di Aranguiz, la sfera centra il legno e sulla ribattuta Vargas non fallisce in tap-in vincente.

Secondo tempo

Doppio cambio per il Cile, Pizarro fa la differenza. Sampaoli toglie dalla mischia Diaz e inserisce in mediana un ‘ragionatore' come David Pizarro (nell'ultima stagione a Firenze). Al centrale viola chiede di far girare palla, dettare il ritmo del gioco, addomesticare palloni e dare maggiore continuità alla manovra che – almeno nella prima frazione – è stata spesso spezzettata. Fuori anche Albornoz e spazio a Mena per dare maggiore sicurezza alla difesa.

Minuto numero 48, gol (valido) annullato a Vargas. Pizarro, divenuto ispiratore della manovra e catalizzatore del gioco, inventa un pallone filtrante per l'attaccante del Napoli che batte al volo e segna. Per l'assistente dell'arbitro è da annullare ma nel replay le immagini chiariscono la posizione regolare della punta cilena.

Farfan spina nel fianco. Il Perù, nonostante l'inferiorità numerica, non s'arrende e mostra personalità. Resta coperto, per evitare il contropiede delle punte velocissime (Sanchez e Vargas), ma grazie a un'ottima organizzazione di gioco riesce a ribaltare i rapporti di forza. E' la squadra di Gareca a comandare la manovra e così al 53′ Farfan si fa trovare pronto alla deviazione di testa in area su cross di Advincula. Conclusione centrale che Bravo controlla.

Pareggio del Perù, contropiede micidiale. Alexis Sanchez perde una palla ‘sanguinosa' in attacco e dà il via al contropiede del Perù. Advincula scatta e s'infila nello spazio lasciato dalla Roja. Ripartenza micidiale sulla corsia di destra che trova compimento nell'autorete di Medel che devia in rete nel tentativo di anticipare Carrillo piazzato in area di rigore.

Raddoppio di Vargas, esplode lo stadio Nacional. Un destro a scendere all'incrocio dei pali. La rete del raddoppio di Edu Vargas (22sima con la maglia della nazionale) è fantastica e arriva a coronamento di un pallone lavorato con maestria dal solito Valdivia. E' durata quattro minuti la gioia del Perù, che d'orgoglio aveva raggiunto il pareggio. ‘Turboman' piazza l'uno-due micidiale e con la doppietta realizzata contro il Perù supera Vidal e Guerrero (a quota 3 centri) in cima alla classifica marcatori di Copa America che guida con 4 reti.

Perù, resta l'orgoglio. Gareca si affida a Pizarro e Yotun, negli ultimi dieci minuti della partita tenta il tutto per tutto per rianimare una squadra colpita a freddo dal gol del raddoppio di Vargas. Ma il Perù fa fatica a riorganizzarsi e, nei minuti successivi al 2-1, è ancora una volta il Cile a sfiorare la marcatura con lo stesso Vargas, con Valdivia sempre ispirato e poi con una bordata di Vidal da fuori area. La squadra di Sampaoli attacca in ampiezza e in profondità, complice la necessità degli andini di spingersi in attacco, ma subisce incredibilmente azioni di contropiede che potrebbe controllare con minore affanno.

Farfan e Guerrero, rigore negato al bomber. Una grandissima giocata delle punte peruviane tiene in ambasce il Cile nella fase più delicata della gara. E' Guerrero che tiene in scacco la difesa cilena fino a protestare per una spinta in piena area, chiedendo il rigore. La tensione di taglia a fette, la Roja vede vicino il traguardo della finale e perde lucidità per nervosismo. Al punto che Claudio Pizarro, storico cannoniere della Bundesliga, mette ancora una volta i brividi a Claudio Bravo.

Il tabellino di Cile-Perù

Cile (4-3-1-2): Bravo; Isla, Albornoz (46′ Mena), Medel, Rojas; Aranguiz, Vidal, Diaz (46′ Pizarro); Valdivia (86′ Gutierrez); Sanchez, Vargas. A disposizione: Garcés, Herrera, Mena, Beausejour, Silva, Fuenzalida, Fernandez, Pinilla, Henríquez. Ct: Sampaoli
Perù (4-4-2): Gallese; Advincula, Ascues, Zambrano, Vargas; Carrillo (73′ C. Pizarro), Cueva (24′ Ramos), Lobaton (73′ Yotún), Ballon; Farfan, Guerrero. A disposizione: Penny, Libman, Riojas, Cespedes, Requena, Hurtado, Retamoso, Sánchez, Reyna. Ct: Gareca
Arbitro: J. Argote
Reti: 42′ e 64′ Vargas, 60′ Medel (aut.)
Note: espulso Zambrano (P) per somma di ammonizioni

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