Cile, frattura cranio e mandibola ad avversario con un calcio: 4 anni di squalifica
Brutta pagina di violenza nel calcio sudamericano. Scene terribili sono quelle andate in scena domenica scorsa in Cile a San Vicente de Tagua, cittadina a poco più di 100 chilometri da Santiago. Nel corso del match tra il General Velasquez e l’Estacion Central conclusosi poi con il punteggio di 2-0, il portiere Felipe Abarca in un vero e proprio raptus di follia si è reso protagonista di un fallo violentissimo. L’estremo difensore della squadra di casa ha colpito con un calcio in testa, un avversario, ovvero il malcapitato attaccante Diego Diaz.
Quest’ultimo era rimasto a terra dopo un’azione concitata in area del General. Mentre protestava è stato raggiunto dal calcione di Abarca che gli ha fatto addirittura perdere i sensi. Immediati i soccorsi e il trasporto in ospedale per Diaz al quale sono state riscontrate una serie di fratture al cranio e alla mandibola. Problemi che saranno necessarie di lunghe cure, con il calciatore che tornerà in campo sicuramente nel 2017. Abarca è stato prelevato dalle forze dell’ordine e arrestato subito dopo il fischio finale, per poi essere rilasciato domenica sera. A distanza di alcuni giorni è arrivato il verdetto della giustizia sportiva cilena che ha usato la mano pesante: 4 anni di squalifica per il portiere che ha conquistato una tutt’altro che invidiabile popolarità
L’episodio fa il paio con un altro gravissimo episodio andato in scena questa volta nell'Arabian Gulf League. Protagonista sempre un portiere, Ali Saeed Saqr, che ha perso la testa nel corso del match contro l'Al Ain reagendo agli sberleffi dell'avversario Moreno colpendolo prima con un pugno alla pancia e poi calpestandolo sulla schiena con i tacchetti.