100 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Ci fate schifo, andatevene” i tifosi della Fiorentina contro i Della Valle

Giornata tesa davanti al Franchi con 400 ultrà che si sono incontrati con il vice presidente viola Salica. Tra slogan e striscioni contro la proprietà, il dirigente ha provato a riportare l’ordine: “Date tempo al nostro ds, la società ha ancora passione, Pioli è sereno”
A cura di Alessio Pediglieri
100 CONDIVISIONI

Il tifo ha detto basta. Basta alle voci di una possibile messa in vendita della società. Basta ad una proprietà che non si è mai radicata nel vivere fiorentino. Basta ad un mercato in cui i nomi buoni sono solamente quelli in uscita. E così, oggi, è scoppiata la contestazione dei tifosi della Fiorentina che si sono ribellati ad una situazione oramai ritenuta insostenibile. Erano giorni che il fuoco covava sotto la cenere, da quando i Della valle avevano deciso di cedere il comando e soprattutto dal momento in cui i pezzi pregiati della squadra sembrano oramai condannati a saldi di fine stagione. 

Immagine

400 in piazza – Un gruppo di circa 400 tifosi ha risposto all'appello lanciato questa mattina dal "Gruppo 1926" per esprimere tutto il dissenso nei confronti dell'operato della famiglia Della Valle che da settimane ha messo in vendita la società in attesa di capire se ci sia qualche imprenditore che possa raccogliere il testimone. I supporter si sono radunati e hanno avuto un confronto col vice presidente Gino Salica, mentre venivano esposti striscioni contro la proprietà e slogan pesanti verso i fratelli Della Valle.

Striscioni e rassicurazioni – A Firenze cresce il malcontento per il presente e il futuro della società viola e i tifosi hanno deciso di farsi sentire: "Bugie, vie legali e falsità, ci fa schifo questa società: ora querelateci tutti", recita uno striscione mentre un altro attacca ancora la proprietà: "Grandi uomini parlano, piccoli uomini querelano. Andatevene" mentre il vicepresidente Gino Salica provava a calmare gli animi: "Stiamo lavorando, i tifosi hanno le loro ragioni, ma anche noi abbiamo le nostre. Siamo al 5 di luglio, c'è ancora tanto tempo. Dobbiamo lasciar lavorare il nostro direttore sportivo. La società sta lavorando seriamente, Pioli è tranquillo".

100 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views