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Chieti, migrante si spaccia per calciatore pur di avere un contratto

La curiosa storia di un migrante di 18 anni che ha provato a fingersi calciatore pur di strappare un contratto da calciatore professionista nel club che milita in Serie D.
A cura di Marco Beltrami
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Il vero Lamine Diatta
Il vero Lamine Diatta

Il calciomercato spesso e volentieri regala storie davvero curiose. L'operazione, o meglio la mancata operazione, più bizzarra della sessione di trattative appena archiviata arriva direttamente da Chieti. Un giovane originario del Gambia infatti, dopo aver raggiunto le sponde italiane a bordo di uno dei tanti barconi arrivati a ridosso delle nostre coste, ha provato a spacciarsi per un calciatore professionista alle Giovanili del Chieti. Il 18enne ha infatti utilizzato un'identità falsa, dicendosi senegalese e presentandosi alla porta del Chieti Calcio, squadra che milita in Serie D, nel tentativo di sostenere un provino per strappare un contratto da professionista. Lamine Diatta, questo il nome presentato dal migrante, che ha dichiarato di provenire dall'Excelsior Dakar squadra senegalese.

I dirigenti del Chieti inizialmente entusiasti di poter tesserare un calciatore proveniente dalla Nazionale del Senegal, hanno voluto vederci chiaro chiedendogli maggiori documenti e apprendendo sui social network del curioso caso del finto calciatore. Ecco le parole del presidente delle Giovanili degli abruzzesi Massimiliano Rebba, riportate da RaiNews: "Il ragazzo é venuto da noi credo verso gli ultimi giorni del mese scorso chiedendo di sostenere un provino, ma come, abbiamo saputo in queste ore, con una falsa identità e dicendo di essere senegalese. Il ragazzo ha provato alcuni allenamenti per alcuni giorni e fatto qualche partitella. Poi però, come facciamo con tutti i calciatori, abbiamo chiesto di portarci i documenti anche perché abbiamo capito che c'era qualcosa che non quadrava. Abbiamo atteso qualche giorno, ma i documenti non sono mai arrivati, e la cosa non ha avuto più un seguito. Nelle ultime ore abbiamo letto quello che é accaduto e sinceramente ci siamo fatti una risata perché non credevamo che dietro ci fosse tutto questo di cui si sta parlando".

Il patron ha poi proseguito: "Provini di ragazzi stranieri e africani rappresentano oggi però la normalità.Basta vedere quanti ragazzi di colore giocano con le nostre squadre". Queste invece le parole di Donato Ronci, mister del Chieti che non ha mai incrociato il finto calciatore senegalese: "Io questo ragazzo al campo non l'ho mai visto, non so chi sia. Con la prima squadra non si è mai allenato e tantomeno sostenuto gare. Vi dirò di più. Dopo essermi fatto mandare la foto l'ho fatta vedere ai miei giocatori e nessuno ha detto di conoscerlo o averlo mai visto al campo".

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