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Chiesa e Bernardeschi, assi azzurri. Asensio teme ‘Gigio’: “Spero non giochi da fenomeno”

Nella semifinale dell’Europeo Under 21 la Nazionale si gioca tutto contro le Furie Rosse imbottite di talenti. Berardi e Conti sono squalificati, in attacco si rivede Petagna.
A cura di Maurizio De Santis
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bernardeschi nazionale spagna

In una settimana l’Italia Under 21 è passata da essere la squadra giovanile migliore che abbiamo mai avuto, perché mai riuscivamo a schierare così tanti giocatori titolari delle nostre migliori squadre e per il valore di mercato molto alto di ognuno di loro (Donnarumma su tutti), ad essere la squadra più sopravvalutata che abbiamo mai schierato per i motivi di cui sopra. E per il fatto che di fronte alle prime difficoltà incontrate con la Repubblica Ceca ci siamo letteralmente sciolti senza considerare che anche un pareggio sarebbe stato un ottimo risultato.

Fiducia. La vittoria sulla Germania e il passaggio del turno grazie alla concomitante vittoria della Danimarca sui cechi ha riequilibrato un po’ i giudizi, sospendendoli. Sarà la gara contro l’avversaria più forte a mostrare il reale valore di tutti questi ragazzi che seguono senza battere ciglio il loro allenatore, Di Biagio, mostrando anche una buona capacità di adattamento a diverse situazioni di gioco. Dopo questa prima fase così altalenante e dispendiosa anche da un punto di vista nervoso, possiamo già tirare fuori dei giudizi sui reparti e i singoli, cercando di capire come potremmo affrontare la Spagna nel difficile tentativo di batterla.

La difesa titolare ha dimostrato di essere la migliore del torneo. La coppia Caldara-Rugani è davvero ottima e una grande impressione l’ha fatta proprio l’atalantino, poco consono alle partite europee ma fin da subito sicuro dei suoi mezzi. Caldara ha fatto bene sia contro i fisici centravanti danesi che contro Selke e Gnabry della Germania. Rugani dà sicurezza e la Juventus ci sta facendo più di un pensiero su entrambi come titolari la prossima stagione, soprattutto se Bonucci va al Chelsea di Conte.

I Conti non tornano. Andrea Conti ha una resistenza nella corsa che hanno in pochi ed impressionante è stato un suo scatto a cento all’ora all’80° in sovrapposizione interna contro la Germania. Ma lui veniva già da una grande annata con l’Atalanta e molte squadre italiane e non solo lo cercano. Peccato che a causa della squalifica non sarà del match. Chi invece ha dimostrato di valere molto è stato Barreca. La stagione nel Torino è stata altalenante mentre nelle due partite che ha giocato contro Danimarca e Germania ha coperto alla perfezione la sua fascia senza sbavature. I cambi che Gigi Di Biagio ha messo in campo contro la Repubblica Ceca non hanno invece dato l’effetto desiderato e Calabria e Ferrari sono i due che hanno faticato di più contro Schick e soci.

spagna nazionale conti

Un discorso a sé poi per Donnarumma. "Spero che contro di di noi non faccia il fenomeno", così dice Asensio del Real Madrid individuando nel portiere milanista il maggiore punto di forza degli Azzurrini. Fischiato, insultato e sbeffeggiato con lancio di dollari falsi contro la Danimarca, tutto il frastuono che lo circonda sembra averlo limitato e confuso contro la Repubblica Ceca contro cui ha giocato sotto tono rispetto a molte delle sue partite migliori. Con la Germania ha svolto un’ordinaria amministrazione e non è sembrato perfetto nelle uscite alte.

Così come siamo messi, la tenuta difensiva contro una Spagna tambureggiante, che ha in Delofeu, Ramirez, Asensio un attacco tecnico e velocissimo sarà determinante. Se a questo si aggiunge che Andrea Conti, ovvero il terzino che ha più corsa fra i nostri è squalificato, vien da sé che dobbiamo fare una partita di estrema attenzione e soprattutto che il sostituto di Conti dovrà lavorare tantissimo nelle due fasi per non farsi puntare troppo e saltare da uno scatenato Delofeu.

A centrocampo alti e bassi. Gagliardini contro la Danimarca era stato lento e impreciso, mentre contro la Germania ha dato equilibrio e ritmo alla squadra. Benassi ha giocato con ordine e grinta da capitano la prima e la terza partita, mentre Grassi e Cataldi hanno subìto davvero tanto il centrocampo ceco. Un capitolo a parte poi merita Lorenzo Pellegrini, perché è stato il migliore della nostra Nazionale in questo primo girone e perché ha dimostrato di essere un centrocampista completo, riuscendo a fare la doppia forza con competenza e forza e soprattutto ad essere decisivo anche sotto porta con un meraviglioso gol in rovesciata contro i danesi e una palla recuperata in pressing contro la Germania che ha portato al gol di Bernardeschi. Una scoperta molto interessante che dovrà trovare spazio nel centrocampo della Roma del prossimo anno.

I duelli in mediana. Contro la Spagna gran parte della partita si deciderà proprio a centrocampo perché la sfida fra i nostri tre e i tre spagnoli, Saul Niguez, Marcos Llorente e Denis Suarez sarà fondamentale. I tre spagnoli hanno tecnica, esperienza, avendo giocato già gare molto importanti soprattutto di due di Atletico Madrid e Barcellona e una visione di gioco illuminante. Sembrano davvero, in potenza, il classico centrocampo spagnolo a cui ci siamo abituati dallo Xavi, Busquets, Iniesta in poi. Riuscire a pressarli senza sosta e intercettare le loro linee di gioco sarà fondamentale.

nazionale petagna

Le scelte di Gigi Di Biagio. Il nostro attacco ha lavorato molto, coprendo tanto sulle fasce e i tre che si sono alternati, Berardi, Bernardeschi e Chiesa hanno già dato tantissimo alla causa. Domenico Berardi non ci sarà ed è molto probabile che i due in fascia contro gli spagnoli saranno i ragazzi della Fiorentina, con Bernardeschi che ha giocato molto meglio quando Di Biagio gli ha chiesto di accentrarsi di più per dare spazio a Barreca sempre presente in fase di spinta. Berardi con un Conti tambureggiante sulla stessa fascia ha cercato molti spazi interni risultando soprattutto contro la Repubblica Ceca il migliore in campo.

Con la Germania Di Biagio ha optato per un attacco leggerissimo, tenendo fuori il centravanti titolare, Petagna. C'è abbastanza convinzione però che contro la difesa spagnola, arruffona e poco mobile soprattutto con i centrali, un Petagna in spolvero che sappia dialogare alla meglio con i compagni possa essere utile. Di Biagio però potrebbe fare una sorpresa a tutti e soprattutto all’allenatore della Spagna. Schierare Luca Garritano, tenendo la formazione light che ha fatto bene contro la Germania, con Bernardeschi falso nueve al centro. Quello che è certo è che fra grandi attese e delusioni in parte rientrate dopo il passaggio del turno, questa partita ci dirà chi siamo e cosa possono diventare questi ragazzi in un futuro già immediato.

Spagna (4-3-3): Kepa; Bellerín, Meré, Vallejo, Jonny; Saúl, Llorente, Ceballos; Deulofeu, Sandro, Asensio. Allenatore: Celades.
Italia (4-3-3): Donnarumma; Ferrari, Rugani, Caldara, Barreca; Benassi, Gagliardini, Pellegrini; Chiesa, Petagna, Bernardeschi. Allenatore: Di Biagio.

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