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Chiellini: “Spagna bestia nera ma noi non siamo pippe”

Il difensore analizza la prossima sfida tra Italia e Spagna valida per gli ottavi di finale di Euro 2016. Un pensiero anche per l’ex compagno alla Juve Morata e sulla Brexit: “Temo che accada lo stesso anche in Italia”
A cura di Marco Beltrami
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Albin Ekdal lo ha definito un “maiale” in campo. Giorgio Chiellini quando si trova sul terreno di gioco si trasforma, rivelandosi un osso assai duro per gli avversari. Tutt’altra musica invece quando il centrale toscano si presenta davanti ai microfoni per le interviste. Ecco allora che a pochi giorni dall’attesissima Italia-Spagna, il giocatore della Juventus in conferenza stampa ha affrontato diversi argomenti caldi, partendo proprio dalla partita.

La storia di Italia-Spagna

Chiello ha ripercorso la storia recente dei confronti con le furie rosse, senza dimenticare il 4-0 incassato in finale a Kiev a Euro 2012: “La Spagna è stata la nostra bestia nera dal 2008, perché da lì in poi è iniziato il ciclo vincente che tutti conosciamo. A Kiev non abbiamo avuto modo di affrontarla, io per primo, perché non avevamo recuperato dalla partita con la Germania. A Vienna fu una partita molto equilibrata con poche occasioni da ambo le parti. E anche lunedì sarà così. C'è grande rispetto. A Fortaleza forse avremmo meritato qualcosa in più noi, dispiace per quelle due eliminazioni ai rigori. Ma dopo Kiev abbiamo dato vita a dei classici Italia-Spagna, un confronto di stili diversi".

Spagna favorita, ma gli azzurri credono nell'impresa

La Spagna parte ovviamente favorita rispetto agli azzurri che stanno preparando la gara con grande attenzione, senza pensare al blasone degli avversari. Chiellini infatti ha spiegato: “Sulla carta gli spagnoli sembrano imbattibili, ma se limitiamo le loro qualità possiamo ribaltare i pronostici. Stiamo preparando la partita come le altre, avete imparato a conoscere la meticolosità di Conte. Che l'avversario sia Malta o la Spagna non cambia nulla. Speriamo che aver giocato mediamente meno minuti rispetto agli avversari ci possa essere utile, perché per noi è necessario tenere alti pressing e intensità. I rigori? Naturalmente ci stiamo esercitando a calciarli, in vista della fase a eliminazione diretta".

Testa bassa e pedalare

Sicuramente c’è grande attesa per i confronto tra la difesa dell’Italia, punto di forza della squadra di Conte e l’attacco spagnolo. Il difensore, perno del blocco Juve però dribbla gli elogi: “Abbiamo il duplice ruolo di far bene il nostro mestiere e dar sicurezza ai compagni più giovani. Tutti, comunque, ci aiutano in fase di copertura. La difesa migliore del mondo, però, è solo quella che vince, Andiamo avanti così, con impegno e navigando a vista. Ora tutti dicono di credere nell'Italia, ma in realtà prima non ci credeva nessuno. Ora i tifosi sognano, è bello e giusto che lo facciano, ma noi dobbiamo stare ben ancorati alla realtà”.

Chiellini saluta Morata

Italia-Spagna sarà anche una gara particolare per il blocco Juve, visto che di fronte ci sarà quell’Alvaro Morata fresco di ritorno al Real Madrid. Chiellini spende parole di stima per l’ex compagno: “Alvaro è un ragazzo speciale e con dispiacere lo saluto da ex compagno di club. Ma sono contento per lui. Mi auguro che possa rimanere a Madrid, merita di essere il titolare al Real e in nazionale. Non vorrei che fosse usato come merce di scambio per fare qualche soldo. E' cresciuto nel Real Madrid, ci tiene tanto e non vedo come possa non restare lì per dieci anni. Ha doti incredibili e grandi margini di miglioramento. E' arrivato come un bambino e noi lo abbiamo aiutato a crescere giorno dopo giorno. Lui si è messo a disposizione del gruppo con grande generosità. Gli auguro il meglio per tutta la carriera, ma a partire da martedì, perché lunedì spero faccia male daremo il massimo per non farlo segnare".

"Né fenomeni, né pippe"

Parole al miele per Morata, al vetriolo per alcuni addetti ai lavori della carta stampata per qualche critica di troppo dopo il ko con l’Irlanda: “Match che non contava, ma ci vuole equilibrio nelle valutazioni. Conte non ha rimproverato nessuno, ho visto un po' di disfattismo e sono state attaccate persone che non lo meritavano, le cosiddette riserve hanno dato il massimo. Se avesse segnato Insigne sarebbe stata grande Italia? E se Ibrahimovic non fosse stato in fuorigioco a Tolosa e avesse fatto gol, io sarei stato meno bravo? Un giorno siamo pippe, poi fenomeni, poi di nuovo pippe…".

Strada in salita per gli azzurri

Qualche rimpianto per un tabellone che penalizza fortemente le prime degli ultimi gironi come l’Italia: “Peccato che un match simile capiti già agli ottavi. Alcuni incroci sono più difficili di altri, ma si sapeva. Poi un po' dipende dal caso, anche noi eravamo dati come probabili secondi… Passando a 24 nazionali, qualcosa di strano nel regolamento doveva esserci per forza. Ma si poteva far meglio sul discorso quarti di finale, dove chi arriva dagli ultimi gironi è penalizzato. Non sarà un Europeo classico, mi aspetto qualche sorpresa da parte di squadre meno blasonate, come Grecia o Danimarca hanno fatto in passato. Certo, avrei preferito stare dall'altra parte del tabellone, ma non è un problema".

Caso Brexit

Infine una battuta sul caso Brexit, argomento del giorno. Chietini non nasconde la sua amarezza: “Ieri sera siamo andati a letto con la convinzione che la Gran Bretagna sarebbe rimasta nell'Unione Europea, purtroppo è andata diversamente. Temo l'effetto domino, dopo il mal di pancia iniziale. E che accadrà se tutti gli Stati, da qui in poi, inizieranno a votare i referendum d'uscita? Con tutta la fatica che si è fatta per creare aggregazione… ora il malcontento spinge per il cambiamento, anche quando non c'è programma o logica. Secondo voi, se si votasse ora in Italia una cosa simile, che succederebbe? Io temo che avremmo un quadro simile. Ed è un segnale brutto, quello del Regno Unito. Mi dispiace molto".

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