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Chiellini ed Evra attendono Suarez: Juve-Barça, finale all’ultimo morso

Il destino ha giocato un brutto scherzo all’attaccante uruguaiano che, nella prossima finale di Berlino, ritroverà davanti due suoi ex nemici più il ghanese Asamoah: al quale ha “scippato” una semifinale mondiale nel 2010. Chiellini: “Finalmente ci incontreremo così non si parlerà più di quello che è successo al Mondiale ma solo di calcio”.
A cura di Alberto Pucci
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Il conto alla rovescia è iniziato: allenamenti, conferenze, sedute di tattica scandiranno l'avvicinamento della Juventus alla finalissima di Berlino contro il Barcellona. Un match particolare, incredibile con i bianconeri che s'avvicinano alla sfida senza timore reverenziale. "Non vediamo l'ora di scendere in campo sabato sera – ha ammesso Chiellini durante il Meda day -. Suarez? Finalmente ci incontreremo così non si parlerà più di quello che è successo al Mondiale ma solo di calcio… per me quella storia è dimenticata, fa parte del passato. Adesso spero si parli solo di quanto lui sia un calciatore molto forte così come tutto il Barcellona, e delle grandi qualità che abbiamo noi".

Suarez, ancora tu? Ma non dovevamo vederci più? Fosse vivo quel gran genio di Lucio Battisti, probabilmente avrebbe avuto un altro buon motivo per cantarci una delle sue più belle canzoni e farne una colonna sonora ad hoc per la finale di Champions League di Berlino. Qui, però, non siamo di fronte a musica e parole ma bensì ad un imminente "rendez-vous" calcistico, che neanche Maria De Filippi riuscirebbe ad organizzare così efficacemente. Da un lato il "Pistolero" (o "Cannibale", come lo chiamano in molti) del Barcellona, dall'altro i due juventini Patrice Evra e Giorgio Chiellini. Ricordare i due precedenti è probabilmente superfluo, dato che hanno fatto il giro del mondo, ma forse val la pena farlo.

Ottobre 2011. Ad "Anfield Road" va in scena il big match tra il Liverpool di Luis Suarez ed il Manchester United di Patrice Evra. Durante la partita, l'attaccante prese di mira il francese con ripetuti insulti. "Mi ha rivolto frasi razziste in almeno dieci occasioni – dichiarò nel post gara il difensore dello United – Le telecamere lo hanno ripreso. Lui sa cosa ha detto e pure l'arbitro. Nel 2011 non si possono ancora dire cose di questo tipo". Un brutto episodio che costò all'uruguaiano ben otto giornate di squalifica e che diede vita al successivo (e clamoroso) caso del febbraio 2012, quando Suarez si rifiutò di stringere la mano al francese prima di un match giocato all'Old Trafford.

L'episodio con protagonista Giorgio Chiellini è, invece, più recente e risale allo scorso Mondiale giocato in Brasile. In un pomeriggio afoso dello scorso 24 giugno, il caldo brasiliano da alla testa del "Pistolero". Non contento dei suoi "assaggi" precedenti, durante la sfida decisiva tra l'Italia di Prandelli e l'Uruguay, Suarez azzannò in mondovisione il difensore azzurro coprendosi di ridicolo e attirando su di sé le ire della Fifa che decise per una lunga e pesante squalifica per l'attuale cannoniere del Barcellona. Dopo quel famoso morso, Suarez dovette fermarsi per 4 mesi, arrivando a totalizzare un record di 39 giornate di squalifica, rimediate dal 2010, senza mai essere stato espulso.

Sarà una serata di possibile rivincita anche per un altro giocatore della Juventus: Kwadwo Asamoah. Anche per il ghanese, l'incrocio con Luis Suarez rievoca precedenti tutt'altro che felici. Nel Mondiale 201o, infatti, l'attaccante uruguaiano evitò il gol qualificazione del Ghana, durante i supplementari, grazie ad un tocco con una mano prima che il pallone entrasse in rete. Suarez venne espulso, ma il tiro dagli undici metri di Asamoah Gyan finì contro la traversa eliminando di fatto la selezione africana dal possibile e storico passaggio in semifinale.

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