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Chi batte Pep, vince la Champions: capitò al Real e al Barça. Ora ci spera l’Atletico

Da quando Guardiola è alla guida del Bayern Monaco non ha mai vinto la Coppa. Anzi, chi l’ha battuto ha poi alzato al cielo il trofeo. Capitò ad Ancelotti e al Real Madrid della Decima nel 2014 e al Barcellona del Tridentazo l’anno passato. Ora potrebbe toccare ai Colchoneros.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Atletico Madrid è in finale di Champions League, per la seconda volta in tre anni i biancorossi di Spagna hanno conquistato, vittoria dopo vittoria, la possibilità di giocarsi la Coppa che fino ad oggi è sempre sfuggita di mano ai Colchoneros. I ragazzi di Simeone hanno battuto nel doppio match di semifinale il Bayern Monaco di Pep Guardiola subendo una sconfitta all'Allianz Arena ‘indolore' dopo l'1-o del Calderon che ha permesso agli spagnoli di eliminare una delle favorite al successo finale. Così, dopo aver eliminato i campioni in carica del Barcellona, l'Atletico si propone come una vera e propria outsider capace di tutto: anche di battere l'antagonista di sempre, Pep Guardiola, che ogni volta che abdica in Coppa con il Bayern Monaco ‘regala' il lasciapassare del successo all'avversario di turno. Era accaduto già nel 2014 quando a battere i tedeschi fu il Real Madrid della ‘decima', poi il tutto si ripetè con il Barcellona. E oggi c'è l'Atletico che spera.

Una vera e propria benedizione per chi incontra Pep Guardiola sulla propria strada verso il successo. Il tecnico spagnolo nei tre anni di Bayern Monaco non ha mai vinto la Champions League – e questo resterà un neo incancellabile nella sua parentesi tedesca. Alla guida dei campioni di Germania, l'ex tecnico del Barça delle meraviglie ha dovuto abdicare. Nel 2014 davanti al Real Madrid di Carlo Ancelotti che si involò verso la ‘Decima'. L'anno successivo, Guardiola dovette dire addio ai sogni di gloria uscendo contro la sua ex squadra, il Barcellona che poi in finale ebbe la meglio a Berlino contro la Juventus.

Adesso tocca all'Atletico di Simeone, capace prima di eliminare il Tridentazo campione in carica e poi il Bayern tra le prime favorite al successo di Milano. Un doppio colpo che catapulta i biancorossi nell'Olimpo del calcio che conta e che li pone adesso quali reali possibili vincitori della Champions 2016. Un traguardo maturato grazie all'incredibile costanza nel perseguire il proprio credo calcistico da parte del Cholo. Al di là delle critiche di difensivismo ad oltranza, di adottare un ‘Catenaccio' all'italiana, inguardabile per gli esteti del calcio, il tecnico argentino ha imbavagliato prima i fenomeni di Barcellona, poi il tiki-taka dei bavaresi.

Adesso si dovrà capir chi tra Real Madrid e Manchester City raggiungerà i Colchoneros a Milano. Una domanda la cui risposta arriverà questa sera, dopo il pareggio dell'andata con il return match al Bernabeu dove i Blancos proveranno a raggiungere una finale che avrebbe il sapore del riscatto stagionale. Certo è che in un anno incredibile dove sono le outsiders i reali protagonisti – vedai il fantastico Leicester di Ranieri in Premier League – tutti adesso sognano a San Siro una sfida inedita dove al posto dei soliti giganti ci potrebbero essere due Davide: uno spagnolo, l'altro inglese.

 
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