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Chelsea, Terry attacca Benitez

Il capitano del Chelsea dopo aver vinto la Premier League 2015 attacca l’allenatore del Napoli: “Diceva che non reggevo due gare a settimana, ma quest’anno ho giocato tutte le partite.”
A cura di Alessio Morra
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Il Chelsea dopo cinque anni è tornato a vincere la Premier League. A Stamford Bridge al termine del match con il Crystal Palace è partita una festa in grande stile, perché a Londra la mancanza del titolo la sentivano parecchio. Gli eroi della stagione sono stati tanti. Perché hanno messo la proprio firma sulla vittoria in Premier Fabregas, Hazard, Diego Costa, Courtois e soprattutto capitan John Terry che a trentaquattro anni suonati e con oltre seicentosessanta partite disputate con i ‘Blues’ in carriera in questo campionato non ha saltato nemmeno un minuto.

E per questo a fine partita prima di gioire ha voluto lanciare un messaggio molto preciso a Rafa Benitez, che due anni fa definì JT un giocare quasi a fine carriera: “Sono contento perché ho conquistato questo titolo da protagonista, giocando sempre. Solo una persona raccontò che non potevo scendere in campo due volte la settimana. Lui sa a chi mi riferisco. Adesso la storia è molto diversa. Ho attorno a me grandi giocatori e un grande staff tecnico. Per me vincere con il Chelsea rappresenta qualcosa di particolare. Da bambino per questo club ho fatto il raccattapalle e la mascotte. Ho dipinto persino lo stadio. Ho fatto tutto per il Chelsea. Era cinque anni che non conquistavamo il titolo e l’attesa cominciava a darmi fastidio. Il primo fu speciale perché fu l’inizio della serie. Questo è arrivato dopo aver aspettato tanto tempo ed è speciale per questa ragione.”

Mou – Felicissimo il tecnico del Chelsea, che già pensa al prossimo campionato, in cui i ‘Blues’ proveranno a bissare il successo del 2015. Mourinho però mette le mani avanti perché dice che in Inghilterra la concorrenza è forte e quindi non è automatico il bis: “Siamo stati primi dalla prima all’ultima giornata. Dobbiamo essere orgogliosi. Non abbiamo mai perso in casa, abbiamo concesso pochissimi gol e ne abbiamo segnato uno meno della squadra che ne ha fatti di più. Ogni titolo è importante, perché è la conseguenza di un duro lavoro. Questo, essendo l’ultimo arrivato, lo è di più. Proveremo a vincere anche l’anno prossimo, ma la Premier non è il campionato ideale per dominare per anni e anni.”

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