Chelsea, gli addii di Mourinho costano cari: rescissioni da 36 milioni di euro
Nel bene e nel male, José Mourinho ha lasciato il segno in casa Chelsea. L’allenatore entrato nella storia dei Blues a suon di successi, è costato carissimo al club del patron Abramovich con i suoi flop. Secondo quanto riportato dalla stampa inglese e in particolare dal Daily Mail, le due rescissioni contrattuali del manager portoghese gli hanno permesso di incassare dal Chelsea un tesoretto di 31.4 milioni di sterline, ovvero 36 milioni di euro. Una cifra quasi da record quella prevista nei due contratti che hanno legato Mou al Chelsea e che hanno influito in maniera pesante sul bilancio.
Il primo addio del tecnico nel 2007, ha spinto i Blues a pagare una buonuscita di 23 milioni di sterline, ovvero 26 milioni di euro. Nella seconda occasione, quella più recente nel dicembre 2015 invece lo Special si è consolato con 8.3 milioni di sterline, 9.5 milioni di euro. Una cifra importante che la dirigenza della società londinese ha dovuto sommare ai 67 milioni di sterline (77 milioni di euro), versati nelle casse dell’Adidas per aver rescisso con un anticipo di 6 anni il contratto di sponsorizzazione con la Nike. L’azienda americana infatti a partire dalla prossima stagione, pagherà ai Blues 900 milioni di euro in 15 anni.
Il bilancio 2015/2016 dunque non ha fatto registrare buone notizie con un passivo di circa 84 milioni di euro. Una cifra importante che dovrà essere colmata, oltre che dagli introiti dalla Nike, anche dai risultati della squadra di Conte e dalla qualificazione in Champions. Ecco allora che la rottura tra Diego Costa e Conte, che potrebbe destabilizzare l’ambiente, ha fatto suonare il campanello d’allarme in casa Chelsea. L’imperativo infatti è quello di mantenere la compattezza e la coesione che ha permesso ai Blues di tornare in vetta alla Premier League con una striscia positiva di 13 vittorie.
