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Che orgoglio la Repubblica Ceca: sotto di due gol, rimonta e spaventa la Croazia

Nel gruppo D, incredibile partita tra Repubblica Ceca e Croazia terminata con un pareggio rocambolesco e dopo un rigore “last minute”. Dopo la perla di Perisic, nel secondo tempo sono andati in gol Rakitic, Skoda e Necid. Nel finale match sospeso per alcuni minuti, dopo il lancio di fumogeni da parte degli ultrà croati.
A cura di Alberto Pucci
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Quando tutto sembrava già scritto, la Croazia ha gettato al vento la possibile qualificazione anticipata. E' successo di tutto allo "Stade Geoffroy-Guichard". Prima una squadra incontenibile (quella di capitan Srna e soci), poi il ritorno orgoglioso dell'avversario: bravo a crederci fino all'ultimo respiro e a trovare un pareggio davvero insperato. Si parlerà molto di questo 2-2 finale, specialmente per come è maturato e per la follia finale dei tifosi della Croazia: protagonisti di un becero lancio di fumogeni in campo, che hanno costretto l'arbitro Clattenburg a sospendere la sfida per alcuni minuti. Tutto da rifare, dunque, per la Croazia che si giocherà il passaggio del turno nell'ultima partita contro la Spagna. C'è ancora speranza, infine, anche per Rosicky e compagni che contro la Turchia avranno la grande chance di centrare gli ottavi di finale.

Il gioiello di Perisic

Reduce dalla convincente prima vittoria contro la Turchia, la Croazia ha inizialmente sofferto la pressione avversaria. Un avvio difficile che, però, è durato pochi minuti: giusto il tempo di prendere le misure a Rosicky e compagni e impossessarsi fisicamente del terreno di Saint-Etienne. Farcita di giocatori militanti nel nostro campionato, la selezione croata ha messo in difficoltà la formazione di Pavel Vrba in due occasioni intorno al 20esimo: prima con Mandzukic (colpo di testa, parato da Cech) e poi con Perisic che ha mancato il contatto con il pallone a pochi passi dalla linea di porta. Le due grandi chance hanno messo benzina nelle gambe dei giocatori di Ante Cacic che, al 37esimo, hanno trovato il gol del vantaggio con Perisic: bravo a freddare Cech sul palo lontano, con una conclusione mancina. Prima dell'intervallo, la Croazia ha anche sfiorato il raddoppio con Vida che, sugli sviluppi di un calcio di punizione, ha mandato il pallone ad un soffio dal palo di sinistra di Cech.

Finale ad alta tensione

Forse convinta di aver già in tasca la vittoria finale, la Croazia ha lasciato la prima parte del secondo tempo in mano alla Repubblica Ceca. Spinta dalla voglia di pareggiare e di evitare la seconda sconfitta consecutiva, la squadra di Pavel Vrba ha avuto un ottimo inizio di ripresa. Dopo un iniziale tiro fuori misura di Rakitic, i cechi hanno spaventato Subisic con una mezza rovesciata di Krejc e con un cross insidioso di Skala. Un paio di buone occasioni che, però, non hanno cambiato la storia della sfida che, al 59esimo, ha visto ancora una volta esultare i tifosi croati dopo il secondo gol di Rakitic. Raddoppio meritato quello dei croati che, avvio di ripresa a parte, hanno continuato a macinare gioco e a produrre occasioni da rete: come quella che si è divorato Mandzukic al 66esimo. Il gol del 2-1, realizzato da Skoda con un bellissimo colpo di testa, è stato solo il primo episodio importante di un finale thrilling: macchiato irrimediabilmente dal lancio di fumogeni degli ultrà (questa volta croati, e non russi) e reso indimenticabile dal rigore provocato da Vida e trasformato da Necid per il 2-2 finale.

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