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Che noia senza Ronaldo: tra City e Real finisce con un pareggio senza reti

Senza Cristiano Ronaldo, fuori per infortunio, il Real Madrid coglie un prezioso pareggio a Manchester. Partita bloccata e avara di emozioni all’Etihad Stadium. L’unico squillo la traversa colpita da Jesé nella ripresa.
A cura di Alberto Pucci
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Tanto rumore per nulla a Manchester, nella semifinale d'andata di Champions League tra Manchester City e Real Madrid. Dopo le forti emozioni di Bayern-Juventus e del derby spagnolo tra Barcellona e Atletico Madrid, il massimo torneo continentale ha vissuto una serata all'insegna della noia. Per larghi tratti della sfida, infatti, le squadre di Pellegrini e Zidane hanno deluso le aspettative regalando a tutti una partita bloccata. I padroni di casa hanno messo in campo la solita grinta, senza però rendersi davvero pericolosi per tutto il corso del match. Poco di più ha fatto il Real che, specialmente nella ripresa, ha mostrato una voglia di vincere maggiore degli inglesi. Questo pareggio conferma la difficoltà dei "Citizens" a vincere davanti ai propri tifosi (una sola vittoria casalinga nelle quattro partite ad eliminazione diretta), e l'imbattibilità degli spagnoli contro le squadre britanniche dopo la sconfitta rimediata contro il Liverpool nell'edizione 2008/09.

Sbadigli a Manchester

I fuochi d'artificio che tutti si aspettavano, sono rimasti inesplosi per tutta la prima parte di gara. Davanti allo sguardo intristito di CR7, seduto in panchina con gli altri compagni, il primo tempo della sfida dell'Etihad Stadium è stato una delusione e ha offerto rare emozioni ai tifosi presenti sugli spalti e a quelli seduti davanti alla televisione. Bloccata da una tatticismo sfrenato, con le due squadre attente a non scoprirsi più di tanto, la gara si è accesa ad intermittenza regalando più che altro grandi lotte nella zona mediana del terreno di gioco. A tentare di spezzare l'equilibrio in campo, sono stati specialmente De Bruyne e Bale con le loro accelerazioni: sfruttate poco e male dai rispettivi compagni. Nelle due aree di rigore, i bomber più attesi hanno anche loro faticato più del previsto. Aguero si è visto pochissimo, mentre Benzema ha avuto poche palle giocabili. Gli unici due lampi di un primo tempo poco "Champions" sono stati i due gialli tirati fuori dall'arbitro turco nei confronti di Pepe e di David Silva: quest'ultimo ammonito, poco prima di lasciare il campo per infortunio.

 

Più Real che City

Dopo aver assistito ad un primo tempo davvero inguardabile, il match ha avuto subito un sussulto nella ripresa grazie alla conclusione dal limite di Aguero: terminata leggermente alta, sopra la traversa di Navas. Qualche minuto più tardi anche il Real Madrid ha avuto la palla per svegliare dal torpore la partita, ma il colpo di testa di Sergio Ramos è stato ben bloccato dal numero uno inglese. Complice la difficoltà di entrare in area di rigore del City, l'undici di Zidane ci ha provato anche con le conclusioni da fuori, come quella di Kroos al 66esimo. Cresciuto rispetto alla prima frazione di gioco, il Real è andato vicino al gol cinque minuti più tardi, quando la traversa del City ha tremato sullo stacco di testa di Jesé (entrato al posto del fantasma di Benzema), e subito dopo con un tiro "maligno" di Bale. A blindare il risultato e a rimandare ogni discorso alla sfida del "Bernabeu", prima di una punizione insidiosa di De Bruyne, è stato Hart a pochi secondi dal termine con un miracolo sulla conclusione ravvicinata di Pepe.

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