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Champions, sorteggio ottavi: le avversarie di Juve e Napoli

A Nyon, lunedì alle 12, il sorteggio degli ottavi di Champions League. Avversarie e rischi per Juventus e Napoli. Da evitare Real Madrid, PSG, Manchester City, Bayern Monaco.
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Un primo posto di prestigio. Un primo posto che vale un pezzo di storia, per il Napoli, e una prova d'orgoglio e mentalità vincente per la Juve. Ma il premio per questo piazzamento potrebbe essere una notte di coppe di campioni già agli ottavi di finale. Le prime, infatti, affrontano le seconde classificate col vantaggio di poter giocare l'andata in casa. La speranza per le italiane è di affrontare il Porto del traballante Espirito Santo. Più incerta sarebbe la sfida contro il Bayer Leverkusen o il Siviglia (che però può affrontare solo il Napoli, non si possono incontrare squadre della stessa nazione o uscite dallo stesso girone). Le insidie però, si chiamano Paris Saint-Germain, Manchester City, Bayern Monaco, Real Madrid.

I verdetti

Qualificate come prime: Arsenal (Gruppo A), Napoli (B), Barcellona (C), Atlético (D), Monaco (E), Borussia Dortmund (F), Leicester City (G), Juventus (H)

Qualificate come seconde: Paris (A), Benfica (B), Manchester City (C), Bayern (D), Bayer Leverkusen (E), Real Madrid (F), Porto (G), Siviglia (H)

Ai sedicesimi di UEFA Europa League: Ludogorets (A), Beşiktaş (B), Borussia Mönchengladbach (C), Rostov (D), Tottenham Hotspur (E), Legia Warszawa (F), København (G), Lyon (H)

Beffa Real

La doppietta di Benzema illude Zidane ma il Real che ha rimesso all'ultimo in piedi il Clasico con la solita testata di Sergio Ramos, stavolta si è fatto rimontare dal Borussia Dortmund e lascia il primo posto nel girone. Le merengues dell'ormai prossimo Pallone d'Oro Cristiano Ronaldo (5.5 conclusioni a partita, è il tiratore principe della manifestazione) ancora alle prese con l'inseguimento a Messi per numero di reti in Champions, è solo la nona squadra per passaggi a partita nella manifestazione (573), ma bastano per 18 conclusioni di media, la seconda più alta dietro il Bayern Monaco.

Il PSG di Verratti e Cavani

Il PSG di Verratti, il giocatore che tocca più palloni in Champions (107 passaggi di media) ha mostrato in tutta la competizione, compreso l'ultimo incontro contro il Ludogorets, qualche incertezza di troppo in difesa e una insufficiente concretezza in fase realizzativa (quarta per tiri effettuati e quinta per conclusioni concesse nella manifestazione). Il possibile ritorno al San Paolo di Cavani, che ha toccato i 100 gol a Parigi e vuole battere il record di reti nella storia del club, accende ricordi nostalgici e paure.

Di Maria anello debole. L'anello debole della squadra di Emery, messo sempre più sotto accusa dopo lo 0-3 di Montpellier e il pari contro i bulgari, è Angel Di Maria. El Fideo, nonostante i 4 tiri di media a partita in Champions, secondo di squadra appena dietro i 4.2 del Matador (rispettivamente terzo o quarto in questa graduatoria in Champions), non ha certo brillato quest'anno se non nei 35 minuti contro il Nantes prima dell'infortunio.

Deluso il presidente Al Khelaifi, che voleva il primo posto. Pesante il giudizio dell'Equipe dopo il 2-2 contro i bulgari. Una squadra "inefficace e senza immaginazione", nonostante i numeri di Lucas, che con 4.8 passaggi chiave è il giocatore che crea più occasioni in Champions, e un allenatore "senza audacia e senza idee" che non ha aggiunto nulla con i cambi. Un pareggio che Le Parisien giudica "imperdonabile", prima di prendersela anche con i dirigenti che hanno riempito la squadra di riserve non all'altezza e sonoramente fischiate dai tifosi tornati in curva.

Guardiola fra presente e futuro

Non se la passa meglio Guardiola. Il suo City, terzo per precisione nei passaggi in Champions, non figura nella top-5 nè per possesso palla complessivo né per il numero di tiri a partita. "Eravamo in un girone molto difficile" ha detto dopo l'1-1 contro il Celtic che ha riproposto al tecnico spagnolo il dilemma Iheanacho che ha già segnato 19 gol con appena 18 presenze dal 1′. Un dettaglio non da poco, considerato che Aguero sarà squalificato nelle prossime giornate in Premier. La sfida per il tecnico spagnolo che vuole portare un nuovo calcio a Manchester è multipla, e la sconfitta contro il Chelsea di Conte, che considera il suo erede e il vero favorito per il titolo, gli dà comunque fiducia ha detto in conferenza stampa. Ma è chiaro che il palcoscenico su cui si misurerà la sua gestione e la sua legacy è quello europeo. La missione è chiara, migliorare la semifinale dell'anno scorso e centrare almeno la prima storica finale del City in Champions.

Sergente di ferro. Il sergente di ferro, che ha vietato il sesso dopo mezzanotte, la connessione wi-fi e il sesso dopo mezzanotte, ha recuperato Gundogan portandolo alla sua miglior partenza di sempre (5 gol in 11 presenze). “Ho perso molti chili grazie a Guardiola – ha raccontato alla Bild –. Al City abbiamo due nutrizionisti che si occupano di tutto. Poi abbiamo tre cuochi che vengono pure a casa se uno vuole. Mi mancano le torte al cioccolato e con gelato, però resisto. Una volta a settimana mi concedo una pizza o una cioccolata".

Test Ancelotti

Molte le insidie tedesche. Da evitare su tutte il Bayern Monaco, avversario dell'ultima semifinale europea del Napoli, preludio allo storico trionfo in Uefa del 1989, con Maradona a dispensare calcio in un San Paolo ancora scoperto, in un'Europa col muro di Berlino ancora in piedi. Vidal, fondamentale con la sua presenza a tutto campo contro l'Atletico (ha impedito sempre a Koke e Gabi di poter gestire con calma il pallone) sta diventando un fattore chiave nel 4-3-3 di Ancelotti, che ha battuto in carriera 7 volte il Napoli e 6 la Juventus. Se i bavaresi superano le 20 conclusioni di media a partita, la più alta nella fase a gironi, il merito è della qualità del centrocampo: sono in cinque, infatti, i bavaresi nella top-10 per passaggi a partita nella fase a gironi.

Le Aspirine, che forza in difesa

Attenzione al Bayer Leverkusen, finalista nel 2002 (miglior piazzamento di sempre in Champions) e comunque due volte ai quarti nelle ultime dieci edizioni. I tedeschi hanno comunque chiuso il girone senza sconfitte in trasferta. In Champions non tirano molto, appena 12 conclusioni di media (15° posto in questa graduatoria), ma ne concedono appena 8.4 (quasi due meno del City) e soprattutto nella fase a gironi hanno vinto più contrasti (27.6) e intercettato più palloni (25.4) di ogni altra squadra.

Merito dell'ottimo Ömer Toprak e dei compagni di reparto Lars Bender e Benjamin Henrichs (secondo e terzo per contrasti in Champions) oltre all'ex Roma Tin Jedvaj sempre più a loro agio nello scenario continentale. In mezzo, lo sloveno Kevin Kampl mancherà due mesi per una frattura al piede e davanti si allunga la crisi del Chicharito Hernandez che ha hanche sbagliato un rigore contro il Friburgo e non segna da 13 partite (tra Aspirine e Nazionale).

Speranza Porto

Deludente anche il rendimento del Porto di Nuno Espirito Santo, considerato in bilico nonostante il 3-0 al Leicester firmato nel primo tempo da Andre Silva, capocannoniere con 3 gol e leader per media di tiri a partita (2.4), Corona e Brahimi. I 15.4 tiri a partita fanno dei Dragoni la settima squadra più pericolosa della fase a gironi, ma non è bastato per centrare il primo posto nel girone guidato proprio dalla squadra di Ranieri. Ma bastano per passare alla fase a eliminazione diretta per la settima volta dal secondo titolo del 2004 (con tre quarti di finali come migliori piazzamenti da allora).

Napoli, incognita Siviglia

Il Napoli può incontrare anche il Siviglia di Sampaoli, che può rimpiangere la superiorità numerica non sfruttata contro la Juventus. Gli andalusi, mai oltre i quarti di finale nella principale competizione per club (perse contro il Real Madrid nella Coppa dei Campioni 1957-58), hanno il jolly Nasri, che brilla con 3.5 conclusioni di media a partita e gli oltre 86 passaggi di media di N'Zonzi, sempre presente nelle sei gare del girone. Una sfida di sicuro fascino contro una delle visioni calcistiche più intriganti d'Europa.

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