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Champions League, Siviglia: il laboratorio tattico di Sampaoli sfida la Juve

La squadra andalusa si è trasformata nel laboratorio tattico di Jorge Sampaoli. Il prossimo avversario della Juventus non è una compagine facile da affrontare ma l’equilibrio dell’undici è precario.
A cura di Vito Lamorte
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Siviglia è nella storia del calcio europeo grazie alla vittoria delle tre Europa League in tre anni. La squadra andalusa e Unai Emery avranno sempre un posto riservato quando si parlerà di grandi imprese ma adesso quel capitolo si è chiuso. L'allenatore spagnolo è volato sotto la Torre Eiffel e al Sánchez-Pizjuán è arrivato Jorge Sampaoli. Il tecnico argentino è il sudamericano più stimato sia dagli addetti ai lavori che dall’opinione pubblica grazie al triennio 2012-2015 in panchina con la nazionale cilena. Di matrice "Bielsista" ha avuto il privilegio di lavorare con il Loco e di ricevere in dote un gruppo di calciatori che aveva appreso i capisaldi che caratterizzano la sua idea di gioco. La Juventus dovrà affrontare il Siviglia di Sampaoli nelle gare valide per il Gruppo H di Champions League e, con molta probabilità, sarà l'avversaria più difficile per i bianconeri.

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L'argentino ha portato una ventata di novità sia dal punto di vista tattico che degli uomini: Vietto, Vazquez, Kranevitter, Nasri, Kiyotake, Ganso, Correa, Sarabia, Ben Yedder, Mercado e Sirigu fanno parte del nutrito gruppo che si è accasato in Andalusia quest'estate. È difficile definire un modulo per il Siviglia di Sampaoli: in Supercoppa Europea gli spagnoli sono scesi in campo col 3-3-1-3 tipico del calcio di Bielsa, salvo poi ripiegare quasi subito sulla difesa a 4 per arginare le folate di Bale, mentre nella prima di campionato contro l’Espanyol l'argentino ha schierato un 3-1-4-2 col solo N’Zonzi a coprire gli offensivissimi Sarabia, Kiyotake, Vazquez e Vitolo (il più dedito al sacrificio) a supporto delle due punte Vietto e Ben Yedder.

I principi del gioco di Sampaoli sono più o meno i soliti con movimento e scambio di posizioni continuo, pressione in zone di campo predeterminate con 3-4 giocatori in una zona ristretta per recuperare palla, circolazione della palla intervallata da strappi, che siano lanci o dribbling, atti a creare improvvisamente la superiorità numerica. L'uomo di equilibrio è N’Zonzi: il giocatore francese è chiamato ad un lavoro di estremo sacrifico e di grande dispendio di energie, dovendo coprire da solo tutta la mediana per aiutare il reparto difensivo a soffrire il meno possibile. Il laboratorio tattico di Sampaoli è solo all’inizio ma dalla conformazione della rosa a disposizione si sono potute notare cose decisamente interessanti.

La formazione

Sergio Rico è il portiere titolare ma dal PSG è arrivato Salvatore Sirigu negli ultimi giorni di mercato. Nell'ultima gara Sampaoli ha schierato una difesa a 4 con Mariano, Rami, Pareja e Escudero. N'Zonzi davanti alla difesa a fare da filtro e dare equilibrio dietro a Nasri, Vazquez, Correa e Ganso. Davanti ha giocato Ben Yedder ma sia lui che Vietto possono essere utilizzati insieme o da punte uniche.

Formazione tipo (4-1-4-1): Rico, Mercado, Rami, Pareja, Escudero, N'Zonzi, Vitolo, Ganso, Vazquez, Nasri, Ben Yedder.

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