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Champions League, Sarri all’attacco: “Gabbiadini si deve adattare a noi, non il contrario”

Il tecnico dei partenopei ha condotto la consueta conferenza stampa della vigilia del match di Coppa tornando sul momento della squadra: “In Europa troviamo motivazioni forti, dobbiamo migliorare in questo. Tutti devono sacrificarsi per il gruppo. Anche Gabbiadini. La Juve? E’ da luglio che ripeto lo stesso concetto, oggi strumentalizzato”
A cura di Alessio Pediglieri
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Ripartire dalla Champions League. Il diktat di Maurizio Sarri è tanto semplice quanto perentorio: contro il Besiktas c'è l'occasione giusta per riscattarsi e rilanciare una squadra che arriva da due sconfitte in campionato che pesano moltissimo. Più che sulla classifica, dove il Napoli ha perso comunque il secondo posto a discapito della Roma e del Milan, sul morale di un gruppo che stenta a ricompattarsi, sfortunato nel doversi ogni volta riadattare in base agli infortuni del caso. Come quello di Milik che ha rivoluzionato l'attacco mostrando un nervo scoperto di un progetto che a questo punto non ammette più distrazioni. Soprattutto nella figura di Gabbiadini, colui che dovrebbe fare la differenza non facendo rimpiangere il polacco.

La Champions per rinascere

Sarri, alla vigilia della sfida contro il Besiktas non ha mezzi termini: la partita può essere uno spartiacque fondamentale perché se si vince, la qualificazione è quasi a portata di mano, potendo tornare a concentrarsi su un campionato che è scivolato via di mano. Ma la parola d'ordine è crederci e vincere. Senza se e senza ma, gli alibi, il tecnico, li lascia agli avversari: "Il Besiktas è una squadra solida mentalmente e difficile da affrontare. Ho fiducia nella squadra: stiamo lavorando sui nostri errori e siamo fiduciosi. Nello sport basta calare del 2% e qualcuno ti supera, non è un dramma, non ci consideravamo fenomeni 15 giorni fa e non ci consideriamo scarsi ora. Nel calcio è difficile però tenere un equilibrio"

Gabbiadini: o cresce o resta fuori

Certo è che una vittoria in Europa significherebbe trovare quasi una qualificazione matematica ma Sarri vuole approfittare del match per ritrovare i propri giocatori, poi il risultato: "Non credo che in Europa ci siano squadre sprovvedute che non studiano il Napoli. E' un discorso di motivazioni, una problematica da affrontare perché noi in coppa spesso non sbagliamo l'approccio mentre in campionato sì. Gabbiadini? Non si deve adattare a me, ma alle caratteristiche di questa squadra che ha un modo di giocare che io non ho imposto. Deve migliorare anche a fare altro: difendere, coprire, aiutare non significa calare del 50% nel rendimento durante un match".

Dalla Juve ai nuovi arrivi

Infine, un pensiero sulle avversarie di sempre e sui nuovi acquisti speso fin qui rimasti a guardare: "Quando ho detto che la Juve era di un'altra categoria ho ribadito un concetto che ripeto da luglio. Ma a qualcuno è piaciuto riproporla dopo una sconfitta. La Roma? Brucia aver perso con loro, dobbiamo lavorare meglio sull'approccio. Adesso vedremo chi sta meglio in coppa, la formazione è da valutare. I nuovi? Hanno bisogno di tempo, non ascolto chi critica o si lamenta. Mi aspetto una squadra lucida entusiasta e determinata a vincere".

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