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Champions League, Lippi: “Juve bocciata, fiducia ad Allegri”

Il tecnico del Guangzhou è deluso dai bianconeri scivolati in Europa League ed esalta le capacità del collega rossonero che – malgrado gli infiniti problemi – ha portato il Milan agli ottavi di finale.
A cura di Alessio Pediglieri
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lippi in cina

Il tecnico viareggino sarà tra i protagonisti del prossimo Mondiale per Club con il suo Guangzhou campione asiatico che potrebbe sfidare in semifinale i campioni d'Europa del Bayern Monaco in una sfida tanto esaltante quanto (sulla carta e non solo) impari. Eppure, Marcello Lippi anche se non lo dice ci crede, lui che ha vinto un Mondiale contro ogni pronostico (in Germania 2006) e che il calcio internazionale lo conosce come le proprie tasche. Certo, contro Ribery & co. eventualmente sarà un match squilibrato ma nulla sarà lasciato al caso perchè quando le sfide diventano importanti scende in campo tutta la sagacia e la saggezza acquisita da una vita dedicata al calcio. Doti che sono venute meno alla Juventus in Champions League e che potrebbero essere l'ancora per il proseguo del cammino milanista.

Juve rimandata – Lippi infatti boccia una Juventus non ancora pronta al palcoscenico di Champions. Nel pantano di Istanbul i bianconeri sono andati a giocarsi non solo una sfida ma una intera ragione in 90 minuti. Incappando nel risultato peggiore che li ha condannati all'Europa delle periferie, un destino che gli uomini di Conte si sono costruiti cammin facendo con una sola vittoria, tre pareggi e due sconfitte: "La delusione vera è quella della Juve, che vale almeno i quarti ma che ha fallito l'appuntamento continentale forse per poco appeal con il calcio internazionale.  La Juve non vale l'Europa League. Conosco bene molti giocatori, so quanta rabbia provino ora. Si sentono di un'altra dimensione rispetto al Galatasaray, e hanno ragione. Ma l'ambiente deve ancora crescere".

Nel sego di Max – Come il Milan che malgrado i problemi infiniti in Europa c'è ancora e si giocherà gli ottavi di Champions League: "E' una squadra dal DNA europeo: ma non è casuale perchè il rapporto del Milan con l'Europa e la capacità di concentrare in Champions le energie migliori sono proverbiali. E ho grande ammirazione per Allegri: mi chiedo anche cosa debba fare di più Max per convincervi di essere un grande allenatore. Sono tre anni che il Milan viene smontato e rimontato, eppure lui riesce sempre a trovare la chiave per riaccenderlo e ripartire. Allegri è un tecnico di qualità superiore perché sa uscirne sempre: e la ripetitività delle sue imprese dovrebbe avervelo fatto ormai capire"

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