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Champions League, Allegri: “Per fermare l’Atletico, ci vuole una grande partita”

Alla vigilia della sfida del “Calderon”, il tecnico della Juventus ha parlato in conferenza stampa: “Sarà una partita difficile, ma noi siamo pronti”.
A cura di Alberto Pucci
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L'anno scorso l'Atletico Madrid lo vide soltanto in televisione, quest'anno lo sfiderà direttamente sul campo. Dopo l'esonero rossonero, e la conseguente chance sfumata di incontrare i "Colchoneros" in Champions League, il tecnico juventino avrà così l'occasione di riscattare l'eliminazione della sua ex squadra e tenere alto il nome del calcio italiano. Nell'ormai consueta conferenza stampa della vigilia, accompagnato dal capitano Buffon, l'allenatore livornese ha messo avanti le man e presentato in questo modo la gara: "Sarà una sfida difficile e complicata – attacca Allegri – Affrontiamo una squadra che ha nell'intensità e nel furore agonistico, la sua forza. Dovremmo tentare di giocare una partita molto tecnica. Loro sono bravi perché ti mettono grande pressione e, a livello agonistico, creano diverse difficoltà". I novanta minuti di Madrid, saranno anche l'occasione per mettere di fronte il tecnico bianconero e Simeone: "La squadra rispecchia molto il carattere dell'allenatore. Simeone è bravo, ha vinto una Liga e stava per vincere una Champions. Sarà una partita difficile per entrambi. Partite come queste danno grandi emozioni".

Zebra affamata – L'obiettivo dei campioni d'Italia è passare indenne l'ostacolo spagnolo, per poi tentare la qualificazione alla fase successiva: "Non dobbiamo porci limiti, ma per prima cosa bisogna passare il turno e arrivare agli ottavi – dichiara Allegri – Vedremo a Marzo dove riusciremo ad arrivare. Abbiamo ancora tanta voglia di vincere, è nel dna di questo gruppo che ho la fortuna di allenare". L'ultima battuta, il mister bianconero la dedica ai dubbi di formazione per la sfida di Madrid: "Dovrebbe rientrare Caceres e poi dovrò decidere chi schierare tra Llorente e Morata. Sono due giocatori con caratteristiche diverse. Fernando è un giocatore da area di rigore ed è un punto di riferimento per la squadra. Morata, invece, ama muoversi tra gli spazi".

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