Champions League, 15 anni fa la finale di Milano tra Bayern Monaco e Valencia
Esattamente quindici anni fa il Bayern Monaco alzava il trofeo della Champions League nel cielo di Milano. Era il 23 maggio del 2001 e la squadra bavarese riusciva a rimettere in bacheca il trofeo dopo 25 anni e tre finali perse. La finale di Milano non regala spettacolo ed è una delle finali più brutte della storia della competizione in quanto dominata dalla paura di perdere e da un attendismo esasperante. Le premesse per una partita divertente, a dire la verità, c’erano tutte perché l’arbitro concede subito due rigori : il primo, generoso, lo realizza Gaizka Mendieta; il secondo, sacrosanto, lo fallisce il più bravo fra i tedeschi, Mehmet Scholl, che calcia addosso a Canizares. Il goal degli spagnoli rese, inaspettatamente, il match ancora più soporifero. Nel momento in cui la Coppa sembra avviarsi in Spagna, l’arbitro inventa un altro rigore e questa volta Effenberg non sbaglia. Il pareggio si trascina fino alla fine dei supplementari per altri 30 minuti di paura e palle in orizzontale.
Ai rigori, che non andrebbero mai fatti vedere in una scuola calcio, Oliver Kahn si trasforma in eroe assoluto respingendo tre tentativi da parte della squadra di Hèctor Cuper. La Coppa dalle grandi orecchie torna in Germania a quattro anni dalla vittoria del Borussia Dortmund sulla Juventus ma avevano un punto in comune: l'allenatore. Ottmar Hitzfeld ha trionfato due volte nella massima competizione europea grazie al suo gioco estremamente tradizionale e pragmatico, impostato su un 5-4-1 molto difensivista: le sue squadre chiudevano ogni varco e provavano a fare male con le ripartenze. Quella sera nessuno riuscì a esprimere un giudizio positivo sulla finale. Speriamo che Atletico Madrid e Real Madrid ci regalino una gara più piacevole.
Milano raggiunge Roma
La città meneghina raggiunge Roma per numero di finali della massima competizione continentale per club ma la prima città in Italia ad ospitare l'evento fu proprio Milano nel 1965, quando l'Inter di Helenio Herrera sconfisse il Benfica di Eusebio e bissò la vittoria dell'anno precedente. A deciderla fu Jair con la complicità del portiere lusitano che fece passare il tiro innocuo del brasiliano in mezzo alle gambe.
La seconda finale si disputò nel 1970 e vide imporsi il Feyenoord sul Celtic grazie alle reti in rimonta di Israel e di Kindvall dopo il vantaggio scozzese di Gemmell. La vittoria della squadra di Happel segnò l'inizio di un quadriennio di vittorie olandesi.
Le altre finali in Italia
Prima di quest'anno la città che aveva ospitato l'ultimo atto della Champions League/Coppa dei Campioni era Roma con 4 finali. La prima fu nel 1977 e a festeggiare furono gli inglesi del Liverpool, che conquistano la loro prima Coppa dei Campioni battendo per 3-1 il Borussia Mönchengladbach. La seconda finale disputata nella capitale italiana vide consumarsi la tragedia sportiva della sconfitta della Roma di fronte al Liverpool. Quella sera era tutto pronto per la vittoria giallorossa ma i Reds di Joe Fagan vinsero ai rigori per la quarta volta il trofeo.
L'ultima finale allo stadio Olimpico ha visto trionfare il Barcellona di Pep Guardiola contro il Manchester United di Sir Alex Ferguson. Messi e compagni conquistarono il terzo titolo della storia blaugrana sconfiggendo i Red Devils per 2 a 0. Prima di questa ci fu quella della stagione 1995/1996 quando la Juventus vinse con l'Ajax: i bianconeri nella notte romana trionfarono contro gli olandesi ai rigori e misero in bacheca la seconda e ultima, per ora, Coppa dei Campioni.
L'unico stadio oltre al Meazza e all'Olimpico ad ospitare una finale di Champions League in Italia è il San Nicola di Bari dove la Stella Rossa di Dejan Savicevic, Sinica Mihajlovic, Vladimir Jugovic, Robert Prosinecki e Darko Pance superò ai rigori l'Olympique Marsiglia di Jean-Pierre Papin e Philippe Vercruysse.