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Champions: Juventus, il Real non è insuperabile. Ecco perché (video)

I bianconeri partono da sfavoriti ma nelle ultime due edizioni è sempre arrivata un’outsider in finale: prima il Borussia, poi l’Atletico. I precedenti sono confortanti, dalla storica vincente semifinale del 2003 al doppio confronto dello scorso anno. E a Madrid infortuni e i nervi tesi tra Ancelotti e Perez potrebbero mettere troppa pressione ai Blancos.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Juventus ha pescato il Real Madrid dall'urna di Nyon, ultimo ostacolo verso la finale di Berlino. Per Allegri il meno impossibile tra gli avversari in lizza visto che dall'altra parte del tabellone c'è quella che molti hanno già definito la vera finale anticipata. Poco male, meglio così anche se come dice Pavel Nedved non c'è da fidarsi della squadra di Carlo Ancelotti che se vorrà vincere l'undicesima Coppa per i Blancos dovrà fermare l'unica italiana in corsa. Ma comunque vada, si potrà sorridere perché un pezzo d'Italia in finale ci sarà. Ancelotti, ex di turno – che proprio con la Juventus da allenatore non è mai riuscito a far scattare la scintilla della passione tra il 1999 e il 2001 dove si aggiudicò solo una banale Intertoto – potrebbe fare l'ultimo sgambetto e se così fosse, meglio lui che Guardiola o Luis Enrique. L'andata è per il 5 maggio allo JStadium mentre il ritorno è programmato per il 13 maggio al Bernabeu.

Italia bestia nera del Real

I precedenti sono confortanti. Uno su tutti per far sognare ancora una volta i tifosi bianconeri: è da 28 anni che il Real Madrid non riesce a superare una squadra italiana in un doppio confronto. E la mente degli juventini corre subito a 12 anni fa quando proprio contro i Blancos la Juventus riuscì a conquistare la finale tutta italiana persa poi a Manchester contro il Milan ai rigori. Allor i bianconeri (unico superstite Gigi Buffon) persero l'andata al Bernabeu per 2-1 per poi trionfare al Delle Alpi per 3-1. Questa volta i campi sono invertiti e i pronostici pure visto che gli spagnoli annoverano una rosa qualitativamente inavvicinabile. Eppure le proprie chances, la Juventus è pronta a giocarsele anche perchè l'ultima sfida in ordine di tempo, giocata contro i Blancos ha detto che i bianconeri possano provare nell'impresa. Era la stagione passata, l'ultima con Conte in panchina, in Champions League, nella fase a gironi. La Juventus affrontò la squadra di Ancelotti nella fase a gironi e contro coloro che diverranno i campioni d'Europa non sfigurò, anzi. L'anno scorso la Juventus perse 2-1 e poi pareggiò 2-2 rispondendo colpo su colpo soprattutto al Pallone d'Oro Cristiano Ronaldo che in 180 minuti segnò tre gol. La posta in palio era minore, il primato in classifica e la qualificazione alla seconda fase, oggi è l'appuntamento con la storia.

Le ‘cenerentole' Atletico e del Borussia in finale

Cercando nei dati e nelle statistiche, la sfida contro il Real può essere letta anche come una possibilità per la Juve di approdare a Berlino. Se è vero che i bianconeri sono la ‘Cenerentola' invitata alla cena di gala, è anche vero che negli ultimi due anni in finale sono arrivati Borussia Dortmund e Atletico Madrid, due squadre che avevano qualcosa in meno sulla carta rispetto alle big europee. E poi tra le quattro semifinaliste la Juventus è quella che ha il più alto valore percentuale di qualificazione tra semifinali giocate e finali raggiunte, il 70%, seguita da Bayern Monaco, Real Madrid e Barcellona.

Mai due volte consecutive

Un altro dato che non dev'essere trascurato è che da quando la Coppa dei Campioni si è trasformata in Champions League nessun vincitore è mai riuscito a ripetersi due volte di fila. E questo Real, per quanto forte e favorito, dovrà combattere contro la storia oltre che contro la Juventus: l'anno passato furono proprio gli uomini di Ancelotti ad imporsi  nella finale tutta spagnola contro l'Atletico, alzando al cielo la ‘decima'. La Juventus, poi, vanta ben 16 precedenti contro il Real Madrid con il primo incrocio che si sviluppò su tre partite nei quarti di finale della Coppa dei Campioni 1961/62. In quell'occasione i bianconeri espugnarono il Bernabeu ma poi dovettero arrendersi nello spareggio di Parigi. Poi ci fu una finale di Champions League vinta dal Real Madrid nel 1998, e la memorabile semifinale del 2002-03, con la Juventus che vinse al Delle Alpi 3-1, rimontando l'1-2 dell'andata. Complessivamente: 7 vittorie, un pareggio, 8 sconfitte, 18 goal fatti, 16 subiti, 3 qualificazioni per parte.

Un difesa di ferro come ai tempi di Lippi e Capello

Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. Da quando si è ricreata la linea titolare davanti alla porta bianconera, pochi palloni sono passati e ancor meno quelli raccolti in fondo alla rete. I magnifici quattro di Allegri sono pronti a sfidare Cr7 e compagni forti nell'aver ricreato un reparto difensivo tra i più forti d'Europa: 5 i gol subiti in 10 gare nella competizione più importante per club. Dopo la sconfitta di Atene sono arrivate 5 vittorie e 2 pareggi confermando la solidità del gioco e degli schemi di Allegri. In quanto a gol subiti meglio della formazione attuale fece quella di Lippi nella stagione 1996-1997, quella della finale persa con il Dortmund e con Peruzzi (in 10 gare solo 4 gol). Mentre l'attuale formazione di Allegri ha eguagliato quella di Fabio Capello in Champions nella stagione 2005.

Cerotti e critiche: i dolori di Ancelotti

A Madrid non si sta vivendo un momento idilliaco con una tifoseria che ha già fatto sentire la propria voce e con le tensioni tra Ancelotti e Perez. Vinta la Supercoppa Europea ad agosto e il Mondiale per Club a dicembre, la squadra è pienamente in corsa per la Champions League e per la vittoria nella Liga, dove il ritardo nei confronti del Barcellona è di soli due punti a sei giornate dalla fine ma per chi è abituato a stravincere e a confermarsi il migliore, non basta. La semifinale contro la Juventus è carica di aspettative e di tensioni: deciderà se poter parlare di stagione positiva o di disastro. Ancelotti ha i suoi bei problemi anche in infermeria: Luka Modric salterà sicuramente la doppia sfida per una distorsione al ginocchio, mentre Karim Benzema dovrebbe recuperare in tempo dalla lieve distorsione che lo ha appiedato nei giorni scorsi. Il grosso dubbio resterà Gareth Bale: il gallese, alle prese con un infortunio muscolare alla gamba sinistra, potrebbe recuperare in tempo. Ma bisognerà capire in quali condizioni si presenterà Mr 100 milioni di euro.

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