331 CONDIVISIONI

Champions, gironi maledetti: 5 squadre a punteggio pieno che hanno perso la Coppa

Dal Milan al Real Madrid le formazioni che, dopo aver fatto sfracelli nella prima parte del torneo, hanno visto sfumare il trofeo sul più bello.
A cura di Salvatore Parente
331 CONDIVISIONI
CAPELLO

"Un vincente non è mai stanco di vincere e io non voglio perdere mai". Parole e musica dello Special One José Mourinho ma, seppur concordi con lui, talvolta sarebbe meglio non portare a casa i 3 punti. Parliamo, infatti, del caso della maledizione dei gironi di Champions League dove, le squadre che hanno chiuso a punteggio pieno il proprio gruppo hanno finito per perdere poi la coppa "dalle grandi orecchie". Vediamo i casi in cui si è verificata questa precisa fattispecie.

Il Milan di Capello 1992/'93

Un po’ come gli Mvp (il miglior cestista stagionale della NBA) del basket in America che, quando ottengono questo riconoscimento individuale, difficilmente riescono poi a portare a casa il titolo finale, queste compagini hanno dominato nei gruppi per poi scontrarsi, forse a causa della troppa sicurezza accumulata, con gli ostacoli della sfida a eliminazione diretta. Così come accaduto al Milan di Capello nella stagione 1992/93 quando, dopo aver vinto tutte le gare del girone A con 11 reti realizzate e 1 subita, i rossoneri furono poi sconfitti in finale, con gol di Boli, a Monaco di Baviera.

Il Psg di Weah e M’boma si arrende al Barcellona

Identica sorte per il fortissimo Paris Saint Germain 1994/95 targato Weah, Ginola, Le Guen e M’boma. L’11 di Luis Fernandez (oggi Ct della Guinea), stravinse il gruppo B di quella Coppa Campioni realizzando 12 punti al cospetto di Dinamo Kiev, Spartak Mosca e Bayern Monaco per poi eliminare il Barcellona ai quarti e uscire sconfitto, dal duplice scontro in semifinale, col Milan (0-1 e 2-0) di Capello (perdente poi in Finale con l’Ajax).

Lo Spartak Mosca 1995/'96 si ferma ai quarti

La compagine russa che, dal crollo del Urss, vinse 9 campionati su 13 grazie all’oculata gestione del Presidente/Allenatore Oleg Romancev, nel 1995/96 uscì ai quarti di finale dopo un girone B super dominato contro Legia Varsavia, Rosenborg ed il Blackburn del bomber britannico Alan Shearer. Il club del leggendario difensore Nikiforov, infatti, perse il confronto col Nantes con Cauet e Makelele del tecnico Suaudeau con una sconfitta in Francia per 2-0 (N’Doram e Ouedec) e con un 2-2 in casa (doppio Ouedec e due reti di Nikiforov).

Il Panterone Zalayeta che pose fine alla cavalcata in Champions del Barcellona
Il Panterone Zalayeta che pose fine alla cavalcata in Champions del Barcellona

Antic, il Barcellona ed i gol del “Panterone” Zalayeta

In anni più recenti, nella versione della Champions con doppio girone, il Barcellona 2002/03 condotto, peraltro da ben 3 allenatori (Van Gaal, de la Cruz e Antic), vinse il primo gruppo, quello H con Lokomotiv Mosca, Bruges e Galatasaray, per poi terminare la propria corsa contro la Juventus del Lippi bis. I blaugrana, con calciatori come De Boer, Cocu, Overmars, Rochemback, Mendieta e Riquelme uscirono dalla competizione con un 1-1 a Torino con reti di Montero e Saviola e poi con un 1-2 al Camp Nou ai supplementari a causa del graffio del bomber di scorta uruguaiano Marcelo Danubio Zalayeta al 114’.

Doppio Real Madrid, nel 2011/'12 e 2014/'15

Al club più titolato d’Europa in termini di Champions League vinte (11), una circostanza simile si è verificata 2 volte in due occasioni piuttosto ravvicinate: nelle stagioni 2011/12 con Mourinho e nell’edizione del torneo continentale 2014/15 con Carletto Ancelotti. Nella prima occasione, i Galacticos spazzarono via con 6 successi, 19 gol fatti e solo 2 subiti, la resistenza di club come Lione, Ajax e Dinamo Zagabria per poi piegarsi, solo ai rigori, in semifinale col Bayern di Monaco. Durante la gestione Ancelotti, invece, il Real campione in carica (Decima vinta nel 2014) dopo aver chiuso il gruppo B a punteggio pieno contro Basilea, Liverpool e Ludogorets, uscì dalla competizione nella doppia semifinale con la Juventus di Allegri che poi dovette inchinarsi a Berlino allo strapotere offensivo del Barcellona.

Ancelotti in Real-Juventus
Ancelotti durante la gara Real Madrid-Juventus

 

331 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views