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Tu mi contesti, io ti oscuro in Coppa. De Laurentiis prova a celare il dissenso in tv

La Curva partenopea è sul piede di guerra per il rincaro biglietti. Contro il Benfica in Champions è prevista una nuova protesta al San Paolo nei confronti di De Laurentiis che ha chiesto ai registi che riprenderanno il match di evitare inquadrature dei contestatori.
A cura di Alessio Pediglieri
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Tu mi contesti? E io ti oscuro in televisione. E' un po' questa la decisione presa da Aurelio De Laurentiis padre padrone del Napoli per la sfida di Champions League di questa sera che vedrà i partenopei affrontare il secondo turno contro il quotato Benfica. In un San Paolo che è ai ferri corti con il numero uno del Napoli, contestato per aver alzato oltremisura i prezzi dei tagliandi. Una scelta che non è piaciuta soprattutto alla parte più calda della tifoseria azzurra che starebbe preparando una sorta di contestazione proprio in occasione della sfida europea. Da far decidere alla dirigenza di chiedere alle televisioni di ‘oscurare' qualsiasi forma di protesta onde evitare una immagine negativa a livello internazionale (news rilanciata da La Repubblica).

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Il Napoli dovrà anche dimostrare di valere quanto ha fatto la Juventus a Zagabria perché il testa a testa con i bianconeri continua non solo in campionato ma anche in Champions League dove gli azzurri avranno il primo match casalingo dopo il successo al debutto, contro la più quotata avversaria del proprio girone, il Benfica. Un match delicato, che Sarri sta preparando al meglio mischiando ancora le carte e utilizzando in alternanza tutti i suoi giocatori nella speranza di usufruire sempre dei migliori nel momento opportuno.

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Intanto però, oltre alla Juve e al Benfica, c'è da pensare anche ad un altro aspetto: la probabile protesta che verrà fatta sugli spalti. Gli ultras azzurri, infatti, hanno già annunciato che proseguiranno la contestazione nei confronti del patron De Laurentiss. Per questa sera, all'ingresso della Curva B, verrà distribuito un volantino che illustrerà ai tifosi i motivi della protesta, causata dall'aumento dei biglietti delle Curve, che contro il Milan e il Benfica hanno raggiunto quota 40 euro. Prezzo considerato inaccettabile per un incontro di calcio.

La società azzurra si augura che queste contestazioni rimangano confinate al San Paolo senza venire riprese dalle varie tv che seguiranno la partita finendo nelle case dei milioni di spettatori che guarderanno la partita. Proprio per sventare questo pericolo, la dirigenza partenopea avrebbe presentato una serie di richieste ai registi delle tv che trasmetteranno la partita col Benfica: nessun spazio ai contestatori.

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