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News su Napoli-Real Madrid, ottavi di Champions

Champions, 6 italiane che hanno eliminato il Real Madrid negli ultimi anni

Dalla Juve di Allegri a quella di Lippi passando per la Roma di Spalletti, ecco cinque occasioni nelle quali le nostre squadre sono state in grado di eliminare i Blancos nel doppio confronto europeo.
A cura di Salvatore Parente
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Il Real Madrid e le squadre italiane, una storia infinita, immensa ricca di colpi di scena e confronti al cardiopalma. Una trama complessa custodita in un libro voluminoso, lungo, ricco di aneddoti e capitoli esaltanti a favore e, spesso, contro le nostre compagini chiamato annali del calcio.

Una serie di sfide epiche che hanno segnato diverse epoche in campo internazionale e che, contestualmente, rivelano l'importanza del sodalizio spagnolo da sempre ai livelli più alti del football continentale. Livelli mantenuti di frequente ma che, allo stesso tempo, scavando nel passato recente del titolatissimo club spagnolo, raccontano di come i Galacticos possano, malgrado tutto, essere battuti nel doppio confronto a eliminazione diretta. Vediamo sei casi nei quali le squadre di casa nostra hanno eliminato le Merengues in campo europeo.

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Juve-Real Madrid semifinale di Champions 2014/15

Per tentare di esorcizzare lo spauracchio Real Madrid, cominciamo questa nostra rassegna delle "underdog" italiane con la Juventus di Allegri capace, nella stagione 2014/15 di arrivare in finale a Berlino sconfiggendo in semifinale proprio i Blancos allenati dall’ex Carlo Ancelotti. In quella occasione, nonostante i madrileni avessero dalla loro gran parte dei pronostici e venissero dalla Decima (la decima Champions League conquistata nella loro gloriosa storia), i bianconeri riuscirono a superare il difficilissimo ostacolo grazie alla vittoria all’andata di Torino per 2-1 (reti di Morata, Cristiano Ronaldo e Tevez) e poi per merito dell’eroico 1-1 del ritorno al Bernabeu, quando, una segnatura del giovane ex Morata al 57’ spalancò le porte dell’Olympiastadion (rivelatosi poi stadio deludente per la successiva sconfitta col Barça per 3-1) alla Vecchia Signora dopo le eliminazioni precedenti di Borussia Dortmund e Monaco: l’impresa è possibile.

Roma-Real Madrid, ottavi della Champions 2007/08

Anno domini 2008, la Roma di Spalletti, peraltro una delle migliori mai viste negli ultimi anni, prima di vincere la Coppa Italia e sfiorare il titolo in Serie A alle spalle dell’Inter di Ibra e Mancini, eliminò agli Ottavi di finale il Real del tedesco Bernd Schuster. In quella edizione della Champions, infatti, Totti e compagni non solo si sbarazzarono dei temibili rivali spagnoli ma lo fecero in grande avendo la meglio, sia all’andata che al ritorno, con identico risultato (2-1), dei vari Raul, Sergio Ramos, Robinho, Van Nistelrooy e Cannavaro scrivendo così una delle pagine più entusiasmanti del nostro movimento nazionale. Un precedente che, per uomini, gioco e mezzi a disposizione, potrebbe esser molto vicino a questo Napoli e che, di conseguenza, potrebbe ispirare la compagine del Patron De Laurentiis.

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Juve-Real Madrid, ottavi della Champions 2004/05

Tre anni prima dell’epica affermazione della Roma, sempre la Juventus era stata in grado di eliminare il Real Madrid negli Ottavi di finale di Champions League edizione 2004/05. Il confronto però, anche in quel difficile anno per le Merengues che cambiarono ben 3 tecnici (Camacho, Garcia Remon e Luxemburgo), non fu facile con gli uomini di Capello (alla prima stagione alla guida dei bianconeri) che riuscirono a trionfare solo ai supplementari nella gara di ritorno. E sì perché in Spagna, al Bernabeu, i Galacticos di Ronaldo, Figo, Zidane, Roberto Carlos e Beckham si imposero per 1-0 con rete dell’ex giallorosso Ivan Helguera salvo poi perdere nei regolamentari a Torino 1-0 grazie al gol siglato da Trezeguet fino all’eliminazione definitiva ad opera dell’uruguaiano Zalayeta (poi calciatore proprio del Napoli) killer del Real a 4 minuti dai temutissimi calci di rigore.

Juve-Real Madrid semifinale di Champions 2002/03

Stagione 2002/03 ancora uno Juventus-Real Madrid, ancora una sfida straordinaria, ancora una gioia per i club italiani. Stavolta però il successo ha maggiormente il sapore dell’impresa con la compagine madrilena che, reduce dalla nona affermazione in Coppa Campioni nell’annata precedente, è una delle migliori versioni di quella formazione definita da tutti: la generazione dei Galattici. Dall’altro lato, invece, una Juve di qualità guidata da un Nedved in stato di grazia (poi Pallone d’Oro 2003) e da un Lippi che studia, così come il suo avversario Del Bosque, da aspirante campione del mondo (trofeo alzato nel 2006 e nel 2010 da entrambi). Partite tese, tirate, nervose ma piene di spunti, gesti tecnici e reti fantastiche. Il Madrid si impone 2-1 in casa con gol del fenomeno Ronaldo e del terzino Roberto Carlos ma, il momentaneo 1-1 di Trezeguet, lascia accesa una speranza che arde, brucia, si alimenta e divampa a Torino, quando, la compagine bianconera riuscirà a spazzare via con un perentorio 3-1 (Trezeguet, Del Piero e Nedved) Zidane, Salgado, Figo e Hierro per poi sfidare il Milan nella famosa finale, persa ai rigori, col Milan a Manchester.

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Juventus-Real Madrid Quarti di finale della Champions League 1995/96

Come quinto beneaugurante episodio troviamo l’ennesimo, eterno doppio confronto fra i club più titolati d’Italia e Spagna, ovvero: Juventus e Real Madrid. L’anno, finalmente per i tifosi bianconeri, è quello dell’ultimo trionfo nella massima competizione continentale, quando la squadra di mister Lippi, prima di eliminare il Nantes e sconfiggere nella finalissima di Roma ai rigori l’Ajax, riuscì ad estromettere dalla corsa al titolo i Blancos di Jorge Valdano. Certo, quel Real non era una delle migliori edizioni madrilene degli ultimi 20 anni con un sesto posto finale nella Liga e, per dirla alla Mourinho, zero titoli all’attivo, eppure la Juve uscì sconfitta dal Bernabeu per la rete del 19enne Raul per poi rimontare, al Delle Alpi, con gol dell’idolo Del Piero e di Michele Padovano. Una vittoria fondamentale che diede a quella fortissima compagine la consapevolezza di poter lottare fino in fondo per la vittoria finale.

Milan-Real Madrid, semifinale di Coppa dei Campioni 1988/89

A chiudere questa serie di risultati che lasciano ben sperare il Napoli ed i tifosi azzurri parliamo del Milan degli “Immortali” di Arrigo Sacchi nella stagione 1988/89, quella, per intenderci, del ritorno dei rossoneri in finale di Coppa Campioni dopo 20 anni di assenza (Milan-Ajax proprio al Bernabeu di Madrid nella stagione 1968/69). In quella annata si affrontano in semifinale due delle migliori compagini del momento, capaci, nei loro rispettivi Paesi di rivoluzionare il modo di intendere e fare calcio. I rossoneri di Sacchi però sono al bivio della loro storia internazionale, vincere e diventare leggende o arrivarci vicino e sentirsi incompiuti. Così, nella doppia sfida i meneghini dopo il pari per 1-1 a Madrid, un pareggio che sta stretto al Diavolo che dominò per larghi tratti la contesa, si imposero per 5-0 in uno stracolmo nonché bagnato San Siro il 19 aprile 1989 con gol di Ancelotti, Rijkaard, Gullit, Van Basten e Donadoni. Un successo straordinario non solo per le proporzioni ma per la personalità e la superiorità dimostrate che portarono, nel maggio successivo contro la Steaua di Bucarest, la prima “coppa dalle grandi orecchie” dell’era Berlusconi.

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