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Chahida Sekkafi primo arbitro donna con il velo in Italia

La ragazza 16enne di nazionalità italiana e figlia di genitori marocchini, ha fatto il suo esordio nella sfida tra il San Luigi di Pizzighettone e lo Stradivari.
A cura di Marco Beltrami
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Chahida Sekkafi ha solo 16 anni, ma una grinta e una forza di volontà da veterana. La ragazza di nazionalità italiana, figlia di genitori marocchini, è entrata nella storia del calcio e dello sport italiano per esser stata il primo arbitro donna ad arbitrare una partita con il velo sul capo. In campo non ha timori reverenziali, la sua è una bella storia d'integrazione, lo specchio di una società multi-etnica e che cambia in fretta nonostante i pregiudizi dell'ignoranza e della sotto-cultura pedemontana. La giovanissima Chahida che frequenta il terzo anno del Liceo Linguistico Manin di Cremona, ha realizzato il suo sogno iniziato lo scorso ottobre quando decise a sorpresa di seguire un corso per arbitri.

L'esordio. Dopo aver ottenuto dall’Associazione italiana arbitri (Aia) il via libera per poter dirigere con il tradizionale velo islamico, l’hijab, e le gambe coperte, la 16enne ha fatto il suo esordio ufficiale domenica 16 febbraio. Chahida Sekkafi ha infatti arbitrato la sfida del campionato giovanile tra i padroni di casa del San Luigi di Pizzighettone e lo Stradivari di Cremona. Tutto è andato per il verso giusto con la ragazza che è stata “accompagnata” in campo dal presidente degli arbitri di Cremona Gianmario Marinoni nelle vesti di tutor. Una forma di precauzione per permettere alla giovanissima direttrice di gara di ambientarsi nel migliore dei modi.

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