Cerci in campo dopo quasi 3 anni, riceve l’ovazione del ‘Calderon’

Sabato 15 aprile 2017 vigilia di Pasqua. A distanza di quasi 3 anni – non accadeva dal dicembre del 2014 – Alessio Cerci gioca una gara della Liga. Questa volta non c'è beffa a lasciargli l'amaro in bocca, in calce al 3-0 rifilato all'Osasuna finisce anche il suo nome: era successo in occasione della gara contro il Real, il pareggio di Griezmann aveva spinto Simeone a cambiare idea rispedendo in panchina l'ex granata che aveva pensato di lanciare nella mischia per l'assalto finale. Invece, gli preferì un cambio ‘conservativo', la classica pedina ‘di lotta e di governo' per congelare il finale del match e portare a casa un punto prezioso.

Quindici minuti. Il ‘Cholo' richiama Gaitan e fa segno a Cerci che tocca a lui. Sì, proprio a lui. Nell'ultimo quarto d'ora può calcare finalmente il rettangolo verde non solo per fare riscaldamento… qual è stata l'ultima volta che ha indossato la casacca in un match ufficiale? Bisogna risalire al 14 dicembre del 2014, in occasione della sfida tra ‘colchoneros' e Villarreal: in mezzo c'è stata la grande difficoltà nel trovare spazio in prima squadra e un paio di prestiti tra Milan e Genoa prima di fare ritorno a Madrid.

Ovazione. Il suo nome scandito dai tifosi, un lungo applauso d'incoraggiamento e un'ovazione: così il pubblico del ‘Calderon' ha accolto l'italiano giunto con tante ambizioni e il bigliettino da visita di una stagione da sogno al Toro, poi scivolato dietro le quinte. In questa stagione Cerci era sceso in campo anche contro il Guijuelo, in Coppa del Re, nulla di più.

Sirigu, 2 rigori parati. Il pubblico dell'Atletico ha avuto l'opportunità di applaudire anche un altro italiano, si tratta del portiere Sirigu che ha parato addirittura 2 calci di rigore nel giro di appena 101 secondi: prima si è opposto al tiro di Carrasco all'89' (niente tripletta per il match winner), poco ha neutralizzato anche la conclusione di Thomas .