Cavani rivela: “In estate sarei potuto tornare in Italia”

Edinson Cavani ha un rapporto speciale con l’Italia. Arrivato giovanissimo a Palermo nel 2007, il Matador è poi esploso a Napoli nell’esperienza dal 2010 al 2013 prima di trasferirsi al Paris Saint Germain. Nelle ultime sessioni di calciomercato il suo nome è stato spesso e volentieri accostato alla Serie A, con la possibilità di un ritorno in terra partenopea, o di un approdo alla Juventus che non ha mai nascosto il suo apprezzamento per il centravanti uruguaiano.

Le possibilità di una nuova avventura italiana sono state assai concrete come rivelato dallo stesso Cavani in un’intervista a “Il Corriere dello Sport”: "Allora c’è stata questa possibilità perché nel calcio succedono delle cose, anche indipendenti dalla tua volontà, che portano le società a prendere certe decisioni. Non si può piacere a tutti e io l’anno passato non giocavo là davanti come amo, ma più esterno. Per questo l’ipotesi di tornare in Italia c’era e l’ho presa in considerazione, ma alla fine sono rimasto a Parigi e adesso faccio il centravanti come preferisco".

L’addio di Ibra ha permesso al sudamericano di giocare come prima punta. E i numeri stanno premiando il suo rendimento, con il club che gli ha proposto il rinnovo che dovrebbe essere formalizzato a breve. Cavani ha voluto chiarire di non aver mai avuto problemi con Ibrahimovic: “Merito dell’addio di Ibrahimovic? Lui non c’entra e comunque insieme abbiamo vinto. Non c’era nessuna contrapposizione tra noi due, ma io ho bisogno di avere a disposizione certi spazi”.

In conclusione una battuta sul Napoli. Cavani non ha dimenticato gli azzurri e oltre a tifare per loro nella corsa scudetto, spera che passino il turno contro il Real Madrid: “Sarri è bravo e il suo calcio è offensivo, rapido e bello. Lui pensa sempre a segnare e a far divertire il fantastico pubblico del San Paolo. Non so se il Napoli può vincere lo scudetto, ma io tifo perché succeda. Spero che passi il turno contro il Real. Possibilità che ci riesca? Sarà importante l’andata a Madrid perché quello è un campo molto difficile e caldo come il San Paolo dove vedrete che il pubblico al ritorno sarà uno spettacolo. Lì nei miei anni abbiamo vinto contro il City e contro il Chelsea e il Napoli può ripetere una di quelle imprese".