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Cavani: “Che belle le lotte con Chiellini. Mazzarri fondamentale per me”

Il bomber del PSG ricorda con piacere i suoi anni in Serie A e in particolare le battaglie con Chiellini: “Mi piaceva la battaglia con lui, era tosto, aggressivo, duro da affrontare”. Tra i portieri più forti oltre a Buffon, il Matador elegge anche De Sanctis: “Un professionista come pochi”.
A cura di Alessio Morra
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Edinson Cavani in Italia è arrivato quando non aveva nemmeno vent’anni e in Serie A è cresciuto tantissimo, anche grazie a tanti allenatori che lo hanno aiutato a migliorare. Del nostro campionato il ‘Matador’ conserva ricordi meravigliosi, e non solo perché ha realizzato tanti gol e perché ha vinto anche uno storico trofeo con il Napoli. In un’intervista concessa nella trasmissione di Premium Sport di David Trezeguet l’uruguaiano ha detto anche di avere ricordi meravigliosi delle rudi battaglie con Giorgio Chiellini, un esempio di difensore tosto, duro, forte, ma leale: “Mi piaceva fare la battaglia con Chiellini, era tosto, difficile da affrontare, aggressivo. Un esempio di italianità, a me piacciono quelli così”.

Un grande centravanti ha naturalmente come rivali principali i grandi portieri. Naturalmente il numero uno assoluto anche per Cavani è Buffon, ma il sudamericano del PSG però elogia tantissimo anche l’ex compagno De Sanctis:

Buffon lo ammiro tanto, è un grande. Ma tra i portiere mi piace tanto anche De Sanctis: mai visto un lavoratore come lui. Quante volte, a fine allenamento, ci siamo fermati a sfidarci e lui parava come fossimo in partita.

Naturalmente il bomber ha evocato anche i suoi splendidi anni con il Napoli, con cui nella stagione 2012-2013 conquistò pure il titolo dei cannonieri. All’ombra del Vesuvio ha trovato tantissimo affetto e di quegli anni porta con sé tanti ricordi:

A Napoli sono stati anni fantastici, mi hanno fatto capire dove potevo arrivare. Ringrazio i tifosi e la società per la fiducia, ricordo che il giorno della presentazione si presentarono in tanti e mi venne qualche dubbio: ‘saprò ricompensare la loro fiducia?’. Porto tanti ricordi con me, nonostante come sia finita.

Cavani ha svelato anche un momento fondamentale della sua carriera. Quello in cui capì che avrebbe potuto lasciare Napoli per spiccare il volo e militare con una squadra di livello più alto:

Ero in stanza con Gargano, mi chiama Mazzarri: parliamo e la sua fiducia nei miei confronti mi fece capire di essere pronto per un top club, e capì che era il momento di andare via. Tante volte non decide solo il calciatore ma anche il club e pure la famiglia.

Con il Paris Saint Germain ha vinto tantissimo ed è diventato il secondo goleador all time del club. Ma da vero campione Cavani, che ha compiuto da poco trent’anni, ha sempre fame di vittorie e sogna in grande. Perché vorrebbe vincere i Mondiali e la Champions:

Mi hanno proposto un progetto importante, c’erano già tanti giocatori vincenti, e anche io voglio vincere. Vorrei conquistare tutto: i miei sogni sono il Mondiale e la Champions League. Spero che ogni mio compagno sappia che, tutte le volte che ho giocato, ho dato tutto per loro: mi basterebbe per sentirmi realizzato.

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