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Casagrande ricoverato, lotta tra la vita e la morte

L’ex centravanti brasiliano, colpito da un infarto, è stato ricoverato d’urgenza nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Alphaville alla periferia di San Paolo.
A cura di Marco Beltrami
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Il mondo del calcio internazionale si stringe intorno a Walter Junior Casagrande. L'ex attaccante brasiliano che vanta anche un passato nel campionato italiano, è stato ricoverato d'urgenza ieri sera dopo essere stato colpito da un infarto. Il classe '63 si trova attualmente nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Alphaville alla periferia di San Paolo, dove si attende il bollettino medico sulle sue condizioni. Casagrande che lavora attualmente come telecronista per l'emittente TV Globo, fortunamente ha potuto contare sul primo e pronto soccorso del figlio Ugo che ha così raccontato l'accaduto ai microfoni della stampa sudamericana: "Ha sentito un dolore al petto mentre stavamo per andare in banca, ho capito e l’ho accompagnato subito in ospedale”. Tante le dimostrazioni d'affetto nei confronti del 52enne, anche sui social network: tra queste in particolare, molto suggestiva quella del Corinthians che ha postato una foto del calciatore all'epoca della sua militanza nella formazione brasiliana accompagnata dall'hashtag #ForçaCasão. Già nel 2008 Casagrande fu costretto ad un ricovero urgente in clinica per disintossicarsi dalla droga. Furono anni molto travagliati per l'ex calciatore che si rese protagonista anche di un grave incidente stradale causato dalla mancanza di lucidità, conseguenza di un mix di vino e tranquillanti.

Il tutto è stato raccontato dallo stesso brasiliano nella sua autobiografia "Casagrande e i suoi demoni", pubblicata nel 2013, in cui racconta la sua dipendenza dalle sostanze stupefacenti nata ai tempo del Corinhtians, con il successivo utilizzo anche di sostanze dopanti anche durante la sua esperienza europea. Cresciuto nel Corinthians, Casagrande durante la sua carriera ha vestito anche le maglie di Caldense, San Paolo, e Porto prima dell'approdo in Italia. Nell'estate del 1987 venne acquistato dall'Ascoli del presidentissimo Rozzi, e rimase in bianconero per 4 stagioni prima di approdare al Torino. In granata contribuì anche alla splendida cavalcata europea, della formazione piemontese verso la finale di Coppa Uefa contro l'Ajax, e alla conquista della Coppa Italia.

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