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Carrozzieri su Facebook: “Rosica catanese di m…”, poi elimina il post

Durissimo sfottò dell’ex-calciatore di Sampdoria, Atalanta e Palermo contro gli etnei, che nonostante dieci punti di penalità si sono salvati in Lega Pro. Il post è poi scomparso dal suo profilo Facebook.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Moris Carrozzieri torna a far parlare di sé. L'ex-difensore abruzzese, ritiratosi dal calcio giocato nel 2014, ha pubblicato infatti un post al vetriolo contro il Catania, attualmente in Lega Pro dove ha raggiunto un'insperata salvezza nonostante ben dieci punti di penalità (nove inflitti per la vicenda del calcioscommesse, uno per irregolarità amministrative). Una salvezza ottenuta all'ultima giornata grazie al 2-1 con cui il Catania ha avuto la meglio sulla Fidelis Andria, riuscendo a scongiurare anche le trappole legate ai playout (dove invece sono finite Monopoli, Melfi, Martinafranca ed Ischia, con i Castelli Romani già retrocessi da ultimi in classifica).

Una salvezza che l'ex-calciatore di Sampdoria, Atalanta e sopratutto Palermo ha "salutato" a modo suo, condividendo prima un post dell'11 maggio 2014, quando il Catania pur vincendo a Bologna (2-1) retrocesse in Serie B vista la contemporanea vittoria del Sassuolo (4-2 sul Genoa), e che recitava: "Catanesi di m… dovete morire…!! La B anche troppo, dovete giocare in Lega Pro, quello è il vostro campionato. Palermo nel cuore!". Poi, non contento, oltre a condividerlo vi ha anche aggiunto uno status inequivocabile: "Lo dicevo io che la categoria di quelle m… è quella lì. Pure troppo, una Serie D è meglio. Rosica, catanese di m… Palermo nel cuore".

Il post su Facebook poi rimosso
Il post su Facebook poi rimosso

Una bordata non da poco per l'ex-calciatore che, partito dalla Fidelis Andria in Serie C1, ha poi scalato le classifiche arrivando fino in Serie A: Giulianova, Martinafranca e Teramo prima di arrivare alla Sampdoria. Quindi Arezzo, Atalanta e Palermo, poi il Lecce ed il finale di carriera vissuto a Varese prima ed a Giulianova, in Serie D, poi. Dopo una breve parentesi da dirigente degli abruzzesi, ha poi lasciato l'incarico e, fino ad oggi, era rimasto un po' in sordina. Prima che con un post su Facebook scatenasse l'imbarazzo.

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