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Capolinea Barcellona: Martino inadeguato, Messi triste e una squadra da inventare

Travolto in Europa, umiliato dal Granada nella Liga: la stampa iberica attacca il tecnico del Barcellona. “Tataclismo”, titola Mundo Deportivo e ‘Adios Tata’ rilancia Sport.
A cura di Alberto Pucci
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Fuori dalla Champions, tracollo nella Liga. La sconfitta con il Granada alimenta la crisi del Barcellona. "Tataclismo", titola il Mundo Deportivo. "Adios Liga, Adios Tata, Adios…", emblematico l'annuncio di Sport. "Sogno (per il Real Madrid), incubo (per i blaugrana)", le parole che Marca sceglie per fotografare il crollo dei catalani: da una parte Gareth Bale che esulta mimando il segno del cuore ai tifosi, dall'altra Lionel Messi sconfortato, con la testa tra le mani. E poi c'è As che si limita a un semplice, quanto spietato, "Adios Barça". Il tonfo della squadra del ‘Tata' Martino viene descritto così dai principali giornali spagnoli, tutto a pochi giorni dalla cocente eliminazione dalla Coppa per mano dei ‘colchoneros'.

Umiliati al Vicente Calderon. Prima o poi doveva arrivare e, purtroppo per la tifoseria del Barcellona, il momento è arrivato nel modo più doloroso possibile. I marziani capitanati da Leo Messi, quello squadrone che tutto il mondo ammirava e sognava, hanno fatto ritorno sul pianeta Marte dopo una notte da mal di testa. Il capolinea europeo del Barcellona, lo stop che azzera stagioni di dominio continentale, è arrivato a Madrid per mano di undici assatanati con le maglie biancorosse che, trovato il "Sacro Graal" calcistico, hanno rivelato al mondo intero come si ferma l'undici catalano. Qualche crepa, nelle fondamenta di Tata Martino, in realtà si era già vista durante la stagione: spaccature che, alla prima folata di vento madrileno, hanno ceduto e fatto venir giù tutto. Il Barcellona è finito? In Europa probabilmente si. In Liga e in Coppa del Re, il "de profundis" non è ancora arrivato ma pare drammaticamente vicino.

L'inadeguatezza di Martino e la tristezza di Leo Messi – Prima Heynckes, poi Simeone. Il cammino in Europa del Barcellona, nelle ultime due stagioni, ha lasciato insoddisfatti società e tifosi. Persa la guida spirituale di Guardiola e fallito il progetto Villanova, il club si è affidato a Tata Martino che, sotto tutti i punti di vista, non regge il confronto con il suo successore e con il carisma di Ancelotti, la fame (ed il culo) di Mourinho e la grinta di Simeone. Oltre al futuro di Martino, preoccupa l'umore di Leo Messi. Apparso sfiduciato e intristito, l'asso argentino non ha saputo lasciare il segno nella doppia sfida con i "Colchoneros". Cristiano Ronaldo, ad esempio, è parso molto più in partita e "voglioso" di passare il turno (nonostante fosse in panchina a Dortmund). L'argentino, invece, a Madrid ha lottato poco e pareva conoscere già il destino del suo Barcellona. Che abbia già la testa al prossimo Mondiale?

Una squadra da rifondare – L'incubo più grande per la dirigenza è il prossimo mercato. Il Barcellona, infatti, dovrà ricostruire parte della squadra. Un compito difficile, perché tra addii annunciati e blocco del mercato da parte della Fifa, non sarà proprio semplice trovare giocatori adatti all'elite catalana. A lasciare il Camp Nou saranno Carles Pujol (imminente il suo ritiro dal calcio giocato), Victor Valdes (che non rinnoverà) e, molto probabilmente, anche Xavi. Lo stop imposto dalla Fifa, dopo la violazione dell'articolo 19 del regolamento, relativo al tesseramento di giocatori minorenni, sarà un freno aggiuntivo alla ricostruzione del modello vincente catalano. Oltre ai problemi in campo, ora il Barcellona si trova in difficoltà anche fuori dove, da sempre, ha recitato la parte del club protagonista con acquisti eclatanti (a volte anche con operazioni poco pulite) e un appeal al quale difficilmente si poteva resistere. La notte di Madrid ha, però, resettato tutto e sancito la fine del ciclo vincente. In attesa della conclusione della Liga (con ultima partita decisiva, in casa, contro l'Atletico) e della finale di Coppa del Re contro il Real Madrid, il titolo odierno della stampa suona davvero come una sentenza per i tifosi del Barcellona: "Adios!".

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