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Capello sicuro: “I problemi del Real Madrid? Si chiamano Cristiano Ronaldo”

L’ex tecnico delle merengues ha individuato nella scarsa forma fisica del portoghese i problemi maggiori della squadra di Zidane. E sulla nazionale che affronterà la Spagna sottolinea come Ventura possa giovarsi del fattore campo e dei cambiamenti tra le Furie Rosse.
A cura di Alessio Pediglieri
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Al Real Madrid si respira aria pesante. Non c'è contestazione, ancora, ma del malumore sì. I campioni d'Europa in carica stanno balbettando un po' troppo per i gusti raffinati dei tifosi delle merengues abituati a piatti prelibati con prodotti di prima qualità. Il pareggio casalingo contro l'Eibar è risultato alquanto indigesto al di là della contemporanea sconfitta del Barcellona a Vigo che è servito come digestivo. Così, ecco che si cercano i motivi di una così evidente frenata nei risultati e nel gioco e chi la Casa Blanca la conosce bene ha anche trovato la soluzione: è Fabio Capello che ha puntato il dito contro Cristiano Ronaldo, reo di non essere in buone condizioni e condizionare, in peggio, l'attuale formazione titolare.

Anche se nessuno lo dirà mai pubblicamente, il Real è da sempre Cr7 dipendente. Il portoghese vorrebbe sentirselo dire, oltre a saperlo da tempo, ma in Casa Blanca vige la regola non scritta che chiunque, anche il migliore, non sarà mai dichiarato essenziale. Eppure, quando Cr7 non gira, non gira tutto il Real. E' un fatto reale con cui Zidane sta facendo i conti. La vetta della Liga è rimasta salda ma nell'ultimo mese c'è stata una involuzione della qualità.

L'ex tecnico del Real Madrid non ha dubbi su quale sia la causa (e quindi la cura) dei problemi della squadra allenata da Zidane: "In questo momento è il problema del Real Madrid e siccome Ronaldo non sta bene fisicamente condiziona tutto e tutti. E' lui il loro miglior giocatore quindi ne pagano le conseguenze" ha rivelato Don Fabio ai colleghi spagnoli di Radio Onda Cero che hanno aperto un sondaggio su come risolvere la situazione.

Capello ha poi toccato altri tempi, come la nazionale italiana ("l'ho rifiutata") che affronterà proprio la Spagna nella partita di questa sera valida per le qualificazioni mondiali del 2018: "Gli azzurri giocheranno come sempre con la difesa a tre, sul modello Juve. La Spagna con Lopetegi? Sta affrontando un processo di rifondazione, ma parte da basi molto solide, per l’Italia sarà importante giocare allo Juventus Stadium, con un pubblico caldo e amico".

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