Caos Parma: la Lega scarica Manenti e la Procura indaga

Il caos Parma sembra essere arrivato ad un importante punto di svolta. Nell'assemblea di Lega odierna, l'argomento del giorno è proprio legato alla società emiliana. Un primo punto sarebbe stato raggiunto, per consentire alla squadra gialloblù di terminare il campionato: pare infatti che la Lega Serie A abbia deciso di concedere sei milioni di euro ai ducali per poter scendere regolarmente in campo nelle prossime gare di campionato. Soldi che sarebbero presi dal fondo delle multe pagate finora dalle società di Serie A. Condizione essenziale, però, è che i calciatori scendano in campo nelle prossime due partite contro Atalanta e Sassuolo, vale a dire le partita che "accompagneranno" la società all'udienza fallimetnare del 19 marzo. Con due gare già rinviate, alla quarta rinuncia la squadra sarebbe di fatto esclusa dal campionato, mettendo la parola fine all'intera vicenda, chiudendola tuttavia nel peggiore dei modi.

All'Assemblea di oggi, tuttavia, non ha partecipato proprio Giampietro Manenti, presidente del Parma. "Abbiamo un controllo della Guardia di Finanza in corso, non mi posso muovere", ha detto ai microfoni di Radio 24. Finanza che a quanto pare quest'oggi era a Collecchio per prelevare nuova documentazione proprio in vista dell'udienza fallimentare del 19 marzo. Manenti che dunque è rimasto fuori dall'Assemblea che deciderà le sorti del Parma, ma pare che in realtà anche gli altri presidenti di Serie A abbiano fatto terra bruciato attorno al patron emiliano. Emblematiche le parole di Enrico Preziosi: "Di lui non mi fido assolutamente, penso che in Lega non ci sia bisogno di gente così: ci disse che avrebbe sistemato le cose in un paio di giorni o al massimo tre, ma da allora ne sono passati più di quindici ed ancora non ha fatto nulla di concreto ed interessante".