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Camara-Kaptoum, Barça in finale di Coppa del Re e record per Lucho

Il pareggio a Valencia regala a Luis Enrique il nuovo primato d’imbattibilità nella storia dei bluagrana: 29 risultati utili consecutivi per l’asturiano a fronte dei 28 di Guardiola. Per i catalani è la 3a finale di fila, la 38a in assoluto.
A cura di Maurizio De Santis
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Guardiola chi? Il pareggio nella gara di Coppa del Re contro il Valencia (1-1 al ‘Mestalla' dopo il 7-0 del Camp Nou) regala al Barcellona la terza finale consecutiva (38a in assoluto) e a Luis Enrique il nuovo record d'imbattibilità nella storia blaugrana. Quello di Pep s'era fermato a 28 risultati utili consecutivi (2010/2011), ‘Lucho' s'è spinto oltre toccando quota 29. Catalani avanti tutta anche senza i titolari e con una formazione ampiamente rivoluzionata (fuori ben 7 titolari), priva di Messi (bloccato da un'operazione per la rimozione di calcoli renali) e degli altri intepreti del ‘tridentazo' (Luis Suarez, Neymar). Spazio a Rakitic, schierato nel ruolo di ‘falso nueve' con Sandro e Munir in attacco, Samper, Sergi Roberto e Vermaelen (redivivo) piazzati in mediana.

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Gioco meno spettacolare ma ugualmente perfetto perché la squadra dell'asturiano gioca (quasi) a ‘occhi chiusi' e mostrando la capacità di palleggio che è un marchio di fabbrica. Il Valencia? E' in campo per l'orgoglio e onor di firma, tant'è che nell'undici base abbondano le seconde linee e allo stadio i novanta minuti vanno in scena di fronte a pochi intimi, delusi abbastanza da scandire l'arrivo e le azioni dei padroni di casa con fischi e mugugni continui.

Contestazione che non trova pace nemmeno con la rete di Negredo (39′, lesto a sfruttare un rimpallo di ter Stegen) e si rinfocola quando il giovane Kaptoum (altro prodotto della ‘cantera' blaugrana) mette la firma in calce al pareggio. Bella l'azione costruita sull'asse con Camara (pure lui ‘stellina' del settore giovanile catalano). Tutto facile per il Barcellona, quindi: cammina sul velluto e, nell'attesa di tornare sotto i riflettori della Champions, tiene nel mirino l'ennesimo sogno: ovvero, conquistare il ‘triplete-bis' a margine di un'altra, grande stagione.

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