Caligiuri: “Merito di giocare con la Nazionale italiana”
Daniel Caligiuri ci crede. Il centrocampista italo-tedesco classe 1988 vuole a tutti i costi riconquistare una convocazione nella Nazionale italiana dopo quella del 2015, quando l'ormai ex ct Antonio Conte, lo inserì nella lista dei calciatori azzurri per uno stage in vista delle qualificazioni ad Euro 2016 contro la Croazia. Una gioia durata troppo poco per il giocatore dello Schalke che lasciò il ritiro pochi giorni dopo.
Caligiuri crede nella convocazione con l'Italia
In un'intervista concessa a Extra Time l'ex di Friburgo e Wolfsburg, approdato nello scorso inverno allo Schalke ha confermato di credere nella possibilità di una nuova convocazione anche con Giampiero Ventura alla guida dell'Italia: "Io credo ancora fortemente alla Nazionale. Un paio di stagioni fa ero stato chiamato da Conte per uno stage, mi spiace non mi abbia più convocato. Sono convinto di essere ancora sul listone, fra i tanti nomi del giro. Me lo merito".
Il calciomercato e il possibile futuro in Serie A per Caligiuri
Magari per facilitare il compito del selezionatore Caligiuri potrebbe pensare ad un approdo in Serie A. Un'ipotesi intrigante per il calciatore accostato in passato sul mercato al Milan, prima del trasferimento allo Schalke: "Giocare in Italia sarebbe un vantaggio. Io sto bene, anzi benissimo allo Schalke, però vorrei assolutamente arrivare in nazionale. Ci sto provando, e di sicuro non mollo".
Caligiuri esalta tedesco, il tecnico dello Schalke paragonato ad Ancelotti
Archiviata la parentesi Italia, l'esperto mediano è tornato a parlare del suo club, protagonista di un avvio di stagione positivo. Non manca un paragone eccellente per il giovane tecnico dello Schalke, Domenico Tedesco, italo-tedesco come Caligiuri con Ancelotti: "Rispetto all’anno scorso abbiamo le idee più chiare. Sappiamo esattamente cosa fare in ogni momento della partita. Il tecnico Tedesco mi sta davvero impressionando. È davvero minuzioso. Studia tutto nei particolari. È quasi maniacale. Sa tutto degli avversari e ci mette nelle migliori condizioni per affrontarli. Siamo sempre preparatissimi. Credo che Tedesco possa arrivare al livello di Ancelotti. Poi è ovvio che Ancelotti, specie con il Milan, ha sempre dimostrato di essere un grandissimo allenatore. Non possono essere paragonati, ma la strada che ha intrapreso è quella giusta".
