Calciomercato, record Porto: 465 milioni dalle cessioni di 16 giocatori
Finanze floride in casa Porto: la società lusitana ha infatti incassato qualcosa come 465 milioni di euro frutto di sedici cessioni effettuate negli ultimi dieci anni. Una media di quasi cinquanta milioni di entrate a stagione: un tesoretto vero e proprio, che ha consentito nel corso di questo decennio al Porto di ottenere traguardi importanti e prestigiosi, pur dovendo di tanto in tanto rinunciare a qualche giocatore di elevatissimo spessore. L'affare per antonomasia resta la cessione del brasiliano Hulk allo Zenit San Pietroburgo, che da solo è valso ben sessanta milioni di introiti nelle casse biancazzurre.
Ottimi i prezzi delle cessioni di Ricardo Carvalho, ceduto al Chelsea per 30 milioni, e di Paulo Ferreira, girato sempre ai Blues per altri venti. Deco è volato invece al Barcellona per altri 21 milioni, mentre sempre in Liga è arrivato Pepe per 30 milioni, sponda Real Madrid. Anderson è invece stato ceduto per altri 31 milioni al Manchester United, senza dimenticare i due maxi-affari con la Ligue 1 francese: Lisandro Lopez al Lione per 24 milioni mentre Lucho Gonzalez è andato al Marsiglia per altri 19. A raggiungere Hulk in Russia è stato invece Bruno Alves, pagato 22 milioni, mentre sempre in Francia sono finiti Moutinho e James Rodriguez per 70 milioni complessivi: 45 per il colombiano e 25 per il portoghese. Tre le maxi-cessioni dello scorso anno: Mangala e Fernando al City rispettivamente per 30 e 10 milioni di euro, mentre Otamendi è volato al Valencia per altri 12 milioni. E questa estate, il trend può continuare: su Danilo ci sono diversi club europei, così come su Jackson Martinez, altro colombiano seguito da mezza Europa ed anche dalle squadre italiane.
Tutto, o quasi, merito del presidente Jorge Nuno Pinto da Costa: 77 anni e dal 1982 presidente del Porto. Con lui alla guida, i biancazzurri hanno alzato al cielo venti campionati portoghesi, dodici coppe nazionali ed altre diciannove supercoppe, due Champions League, due Europa League, una supercoppa europea e due coppe Intercontinentali. Niente male davvero per un club che ogni anno sembra cedere i pezzi pregiati ma che, ciò nonostante, continua a restare ai vertici del calcio internazionale.
