Calciomercato Milan, ufficiale: Muntari rescinde con la società rossonera
La fine della storia era dietro l'angolo. Sulley Muntari non è più un giocatore del Milan. La conferma è arrivata nelle scorse ore, grazie al comunicato ufficiale del club di via Aldo Rossi che, proprio in queste ore, sta affrontando tutte le situazioni dei giocatori con contratto scaduto o da rinnovare. Sono bastate poche righe per salutare e ringraziare il centrocampista che, in rossonero, ha collezionato 70 presenze e 11 reti: "AC Milan e Sulley Muntari comunicano di aver consensualmente risolto in data odierna il contratto di lavoro sportivo che li legava – si legge nella nota ufficiale – AC Milan desidera ringraziare Muntari per l'impegno, l'attaccamento e la professionalità sempre dimostrati nell'indossare la maglia del Milan e nel difendere i colori rossoneri e gli augura ogni successo per il prosieguo della sua carriera di calciatore". Un futuro ancora incerto, dato che il ghanese ha già rimandato al mittente le offerte arrivate dall'Arabia e dalla Major League Soccer americana.
L'esperienza con la maglia rossonera, per l'ex giocatore di Udinese e Inter, non è stata sempre facile. Nel corso degli ultimi mesi, Muntari ha avuto diversi problemi con l'ambiente e con Filippo Inzaghi. Già nello scorso aprile, il giocatore aveva chiesto di essere lasciato fuori rosa avendo capito da tempo che non avrebbe più fatto parte del futuro progetto rossonero, nonostante un contratto in scadenza nel 2016. Per il centrocampista, adesso, potrebbero aprirsi le porte della Premier League. Everton e Sunderland, nei mesi scorsi, avevano già fatto qualche pensierino sull'esperto ghanese e ora potrebbero tornare alla carica dopo la rescissione del contratto con il Diavolo. Muntari saluta e chiude definitivamente la sua parentesi rossonera che, al di là dei problemi delle ultime settimane, verrà ricordata quasi esclusivamente per il famoso gol fantasma di San Siro che, nel febbraio 2012, aiutò la Juventus a vincere il suo tricolore proprio davanti al Milan. Episodio rimasto indelebile nella memoria dei tifosi rossoneri e in quella del telefonino di Adriano Galliani.
