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Calciomercato Milan: Ambrosini rinnova e sponsorizza Pastore per il futuro

Massimo Ambrosini ha rinnovato: il centrocampista indosserà la casacca rossonera per la diciassettesima stagione.
A cura di Marco Beltrami
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massimo ambrosini

Massimo Ambrosini e il Milan ancora insieme: una storia d'amore che, grazie al rinnovo del contratto firmato ieri dal centrocampista, toccherà quota 17 anni a dimostrazione che nel calcio le bandiere esistono ancora.

Un accordo tutt'altro che semplice come spiegato dallo stesso mediano ai microfoni di Sky: "Sono contento, è quello che volevamo tutti, non è stata una formalità: in ogni trattativa ognuno tira dalla propria parte, è normale". La dirigenza rossonera dunque può tirare un altro sospiro di sollievo: anche Ambrosini ha prolungato per un'altra stagione così come Nesta e Inzaghi rossoneri fino al 2012. Le sirene di mercato provenienti dagli altri club non hanno influito sulle scelte dello stesso centrocampista che ha spiegato: "In questo momento molte società non hanno chiaro il proprio futuro, societario e tecnico, quindi per loro formulare un'offerta era difficile. Hanno chiesto informazioni, ma nulla di concreto. Secondo me anche Seedorf rinnoverà come me, Nesta e Inzaghi, credo che il problema economico sia superato, i dettagli si sistemeranno". Lo stesso Ambrosini ha voluto spendere parole dolcissime nei confronti di chi invece non ha preso la sua stessa strada, ovvero Andrea Pirlo: "Prima di tutto lo ringrazio perchè è un giocatore unico, un ragazzo eccezionale con cui ho condiviso molto in campo e fuori. Se il Milan negli ultimi anni è diventato grande  deve molto a Pirlo. Andrà alla Juve? Per me può andare dovunque, quello che ha fatto per il Milan rimane".

Ambrosini alla luce della sua notevole esperienza ha vestito anche i panni dell'esperto di calciomercato, sponsorizzando un giocatore che a suo giudizio potrebbe fare le fortune del Milan, ovvero Javier Pastore del Palermo: "In una squadra come il Milan starebbe alla grande, è uno dei pochi calciatori che cambiano il volto di una squadra. Inoltre conosce già bene il campionato italiano, farebbe meno fatica ad adattarsi rispetto a uno che arriva dall'estero".

 

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