Calciomercato Livorno: insulti a Morosini, Paulinho rifiuta il Verona

Paulinho rifiuta il trasferimento al Verona. Il colpo di scena del mercato scaligero arriva in pieno luglio, e non avrebbe una motivazione economica. Il motivo del rifiuto, pare, siano stati quei vergognosi cori che i tifosi del Verona fecero contro Pierpaolo Morosini durante il match del 20 ottobre 2012. Cori che furono aspramente condannati, ma che gettarono ancora una volta cattiva luce sulla tifoseria del Verona, non nuova a questi episodi. Il club si scusò ufficialmente. "L'Hellas Verona in seguito a un coro offensivo nei confronti di Piermario Morosini, intende porgere le proprie scuse più sentite e si dissocia da taluni comportamenti e atteggiamenti che ledono la memoria e l'onore del calciatore del Livorno scomparso. Nonostante l'orgoglio per la propria tifoseria, da sempre sostenitrice impeccabile dei nostri colori, l'Hellas Verona F.C. Spa intende debellare con forza cori di questa natura, perchè la tragedia di Piermario Morosini è un dolore che non può essere infangato".

Non bastò a placare le polemiche e l'indignazione. Giovedì scorso, però, sembrava tutto concluso: Verona e Livorno si erano accordati sulla base di 7 milioni più bonus, mancavano solo le firme. Paulinho ha preso invece qualche ora in più per pensarci. Lui, con Morosini, aveva vissuto per sei mesi, prima che il giocatore perdesse la vita a Pescara. Ed alla fine ha deciso. "No grazie", ha risposto. Meglio andare altrove, magari in Medio Oriente, dove l'aspetta l'Al Arabi. Ma prima, l'ultimo doveroso omaggio al suo ex compagno: rifiutare il trasferimento al Verona, quella stessa squadra i cui tifosi (o almeno, una parte) avevano insultato la sua memoria.