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Calciomercato Liga, il giro d’affari aumenta ma il Barcellona chiude in passivo

In totale, il calcio spagnolo ha messo in gioco quasi 470 milioni di euro, confermandosi un movimento in crescita. Ma gli azulgrana si dimostrano anche il club più spendaccione: di fronte ai 160 milioni spesi, solo 78 sono arrivati per le cessioni.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' stata una sessione importante quella appena conclusa per il calcio spagnolo che si è dato da fare per rilanciarsi dopo la cocente delusione mondiale e per ribadire che in Europa – almeno – il potere passa dalla Liga. Il Real Madrid campione in carica in Champions ne è fiore all'occhiello, malgrado le critiche di Cr7 sulle scelte di Florentino Perez, ma ci sono anche Atletico Madrid, Barcellona e Siviglia a gonfiare il petto in campo nazionale e continentale. Nuovi campioni e fuoriclasse sono arrivati per rinforzare un movimento che non vuole essere secondo a nessuno, nemmeno ai giganti inglesi e ai nuovi ricchi della Bundesliga. Ovviamente, in questo gioco di massimi sistemi l'Italia nicchia ai bordi di un emisfero calcistico che al momento non le compete. Ma se la Liga nel suo insieme fa registrare un +60,4 milioni in più rispetto al mercato estivo del 2013, c'è chi ha chiuso in passivo – anche in maniera pesant. E' il Barcellona di Luis Enrique che ha speso più di quanto incassato con un segno negativo di quasi 80 milioni di euro.

Azulgrana spendaccioni: 160 milioni per gli acquisti, solo 78 per le cessioni

Nella campagna acquisti estiva il Barcellona è ritornato a far sentire la voce del padrone: quasi 160 milioni di euro investiti in poco più di due mesi, una follia in termini economici, un investimento se si vuole leggere il tutto in termini calcistici. Perché di fronte a certi nomi arrivati non si può pensare di non ottenere risultati importanti che permettano di rientrare dalle spese folli di mercato. La società azulgrana ha investito 157.250.000 di euro per i nuovi giocatori. 12 milioni sono stati spesi per il portiere Ter Stegen , 18 per Rakitic, 12 per l'altro portiere Bravo, 20 per Mathieu, 10 per Vermaelen, 81.250 per Luis Suarez e 4 per Douglas. A questo vanno aggiunti i bonus che possono essere spesi se verranno raggiunti gli standard contrattuali per Ter Stegen (750.000 euro),Rakitic (3 milioni), Vermaelen (5 milioni di euro più 3.75) e 1,5 per Douglas. I trasferimenti ci sono ovviamente stati ma per la metà delle spese per un totale di 78,8 milioni di euro: 42,5 milioni di Alexis all'Arsenal, 33 milioni di Cesc Fabregas al Chelsea, 1.5 di Jonathan Dos Santos e 1.8 Bojan.

Liga, un campionato da 470 milioni di euro di movimento in totale

Più in generale, comunque, anche il Barcellona ha contribuito ad aumentare il giro d'affari dell'intera Liga rispetto al 2013: 471,7 milioni in totale, vale a dire 60,4 in più della scorsa stagione. A trainare il mercato sono state ovviamente il Real Madrid e appunto il Barcellona a cui questa estate si è unito anche l'Atletico Madrid con 112,1 milioni spesi. Le tre ‘big' del calcio spagnolo assieme hanno messo sul tavolo l'83% degli investimenti sul mercato tra le 20 formazioni della Prima divisione spagnola. Altrettanto attivi i club di seconda fascia come il Valencia che ha investito 30 milioni per giocatori come André Gomes, Mustafi, Orban e De Paul. O i 20 milioni del Siviglia che si è rinforzato con Banega, Tremoulinas, Krychowiak e Aleix Vidal. Sono invece 12 i milioni spesi dalla Real Sociedad che ha comprato Granero e Finnbogason, 11,5 i milioni spesi dal Villarreal per Vietto, Jonathan dos Santos e Asenjo. Mercato molto attivo in Liga anche nell'ultima giornata di contrattazioni con Insúa, Fatau e Tono al Rayo, Canas all'Espanyol, Naldo e Babá al Getafe, Juanfran, Sidnei e Postiga al Deportivo, Fede Vico e Ghilas al Cordoba, Eddy, Martins e Nounkeu al Granada.

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