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Calciomercato, la Fiorentina acquista Ianis Hagi

Ianis Hagi, che ha già esordito nel massimo campionato rumeno, in patria è stato umiliato dal coordinatore delle giovanili della Romania che, secondo papà Gheorghe, lo avrebbe definito: “Una nullità”.
A cura di Alessio Morra
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La Fiorentina ha acquistato Ianis Hagi, figlio del grande Gheorghe. Il club viola in estate porterà in Italia questo sedicenne numero 10 che pare aver ereditato buona parte della classe del papà. Ianis è stato preso dal Viitorul ed è stato pagato quasi un milione di euro. Il piccolo Hagi verrà aggregato alla Primavera. Pradé e i dirigenti viola possono essere felici perché sono riusciti a bruciare la concorrenza di tantissime squadre europee, compresa la Roma a cui i viola hanno già soffiato Salah.

L’esordio a 16 anni – Ianis Hagi è nato in Turchia nel 1998 e ha giocato già nel campionato rumeno con il Viitorul, la squadra in cui il papà è vice-allenatore. Il futuro viola ha esordito lo scorso dicembre. Ianis, che ha già realizzato tanti gol bellissimi e che con il suo club indossa la maglia numero 20, ha già vestito le maglie dell’Under 15, 16 e 17 del suo paese.

Ianis umiliato con la nazionale giovanile – Con l'Under 17 della Romania il giovane Ianis ha subito una cocente delusione nell'ultima fase di qualificazione per l'Europeo di categoria. I rumeni sono stati eliminati e il piccolo Hagi è stato accusato pubblicamente dal coordinatore Kovacs, insieme ai compagni Casap e Coman, di non valere nulla.

La lettera di Hagi – Gheorghe Hagi, che ha sempre avuto un carattere forte e ha saputo usare spesso anche la spada, dopo aver saputo questa vicenda ha scritto una lettera al C.T. della nazionale Iordanescu, che allenò Hagi padre con la Steaua e la Nazionale, in cui ha detto che non farà andare più in nazionale il giovane Ianis fin quando Kovacs sarà a capo delle nazionali giovanili: "Caro Anghel Iordanescu, mi sono permesso di scrivere questa lettera in qualità di ex giocatore, ex capitano della Nazionale romena e, non da ultimo, padre del giocatore Ianis Hagi. […] Tu sai o voi siete stati informati di ciò che è successo nella squadra Under 17, in cui tre giocatori – Florin Coman, Carlo Casap e Ianis Hagi – (che erano stati preparati per sette mesi nella squadra maggiore della Hagi Academy, allenata proprio da Hagi) sono stati offesi e umiliati da Zoltan Kovacs, coordinatore di tutte le squadre nazionali giovanili, durante la riunione tecnica, in campo durante l’allenamento in Olanda e anche nel Torneo Elite. Il signor Kovacs ha detto loro che, anche se si allenano con la prima squadra di una formazione della Ligue 1 (il Viitorul FC) o giocano in Ligue 1 (riporta direttamente lo stesso Ianis Hagi), “Voi non siete niente, voi siete zero. Dopo un confronto con mio figlio, sono d’accordo con lui per quanto riguarda la scelta di prendersi tempo per riflettere su tutto ciò che è accaduto negli ultimi due mesi nella squadra Under 17 e di prendere, in seguito, una decisione”. Iordanescu, che sta conducendo la Romania verso Euro 2016, non ha risposto.

La risposta del capo delle giovanili – Ma Kovacs si e ha respinto parzialmente le accuse: “Rispetto il signor Hagi, ma lui non deciderà ciò che io ho intenzione di fare. Non ho detto “zero”. Quando ho detto “nulla”, intendevo dire che loro non avevano fatto nulla in campo. Ho detto a Ianis che il suo cognome per me non ha importanza”.

Il Maradona dei Carpazi – Gheorghe Hagi è stato un calciatore straordinario che ha avuto modo di esprimere tutto il suo talento anche in Italia, Spagna e Turchia. Soprannominato il ‘Maradona dei Carpazi’ Hagi giovanissimo giunge alla Steaua Bucarest, uno dei club più forti dell’epoca (i rumeni vinsero anche la Coppa dei Campioni nell’86). Dallo Steaua nel 1990 spicca il volo per il Real Madrid, con cui vince solo una Supercoppa di Spagna. Per due stagioni milita con il Brescia, prima di passare al Barcellona. La parte finale della sua carriera Hagi l’ha disputa con il Galatasaray che con lui in campo e con Terim in panchina ottiene il primo successo europeo della propria storia. Complessivamente ha vinto 19 trofei. Ma Hagi viene ricordato più per le sue magie e per alcuni gol indimenticabili, come quella alla Colombia nei Mondiali del ’94, in cui la Romania giunse fino ai quarti, che per i titoli vinti.

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