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Calciomercato, Juventus e Milan in testa alla classifica di chi ha speso di più

Con la sessione estiva del mercato che ancora deve aprire, le società di casa nostra hanno già messo a segno diversi colpi e riportato il nostro calcio al centro dell’attenzione mediatica europea. Campioni d’Italia e rossoneri i club più “spendaccioni”.
A cura di Alberto Pucci
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La Serie A rialza la testa. In attesa che anche i risultati ed il ranking europeo diano una mano al nostro calcio, le società italiane sono scattate dai blocchi di partenza del mercato con la velocità di uno sprinter giamaicano. Il sogno di tutti i tifosi, di rivedere un campionato finalmente degno di tale nome, sta per prendere forma grazie ad oculate e intelligenti strategie di marketing e di autofinanziamento e, soprattutto, all'arrivo di capitali di vecchie e nuove cordate straniere. Da un primo calcolo pubblicato dalla Gazzetta dello Sport, le prime otto società italiane hanno, infatti, già speso la bellezza di 180 milioni di euro per rinforzare adeguatamente le proprie squadre. L'obiettivo comune è dare la caccia al prossimo scudetto e, possibilmente, ben figurare nelle competizioni europee.

Una vecchia signora tutt'altro che tirchia

In testa a questa speciale classifica, troviamo la Juventus campione d'Italia. Forte di un bilancio attivo e di una cassa societaria piena di quattrini da investire, il club di Andrea Agnelli ha già tirato fuori 80 milioni di euro per riscattare alcuni giocatori (Pereyra, Zaza e Rugani) e per acquistare nuovi campioni come Dybala (32 milioni, l'acquisto più caro dall'insediamento della nuova dirigenza) e l'ex attaccante dell'Atletico Madrid: Mario Mandzukic. Oltre a loro, la Juventus ha saputo mettere sotto contratto Sami Khedira a parametro zero e Guido Vadalà, arrivato a Torino nella trattativa che ha portato Tevez al Boca Juniors. Le uniche entrate sono state la cessione, appunto, di Tevez (5 milioni di euro, pagati però con contropartite tecniche) e i 10 milioni della cessione di Berardi al Sassuolo.

La nuova vita del Diavolo

Con soli due colpi, quello di Bertolacci e Bacca, il Milan ha già speso 50 milioni: più di un terzo del tesoretto messo a disposizione da Silvio Berlusconi e Bee Taechaubol. La recente intesa tra il patron milanista e il broker thailandese, ha dato nuova linfa al club rossonero: reduce da due stagioni di vacche magre e di molti parametri zero. La strategia della "nuova" società rossonera è chiara: investire per far tornare il Diavolo nelle posizioni di vertice della Serie A. Nella lista della spesa di Adriano Galliani, ci sono ancora un difensore, un centrocampista e un altro attaccante. Facile attendersi altri investimenti da capogiro per il club di via Aldo Rossi, rimasto impassibile davanti alla super quotazione di Bertolacci. L'ex Genoa, infatti, è stato pagato ben 20 milioni di euro. Prima di lui soltanto Nesta, Gilardino e Balotelli (tanto per rimanere su giocatori italiani) sono stati pagati di più.

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Thohir lancia la sfida

Stuzzicata dalla nuova strategia dei "cugini", anche l'Inter è scesa in campo investendo diversi milioni di euro. A fronte di un incasso di poco meno di 19 milioni, il club nerazzurro ne ha già spesi più di quaranta per Kondogbia (30), Murillo (8), Miranda (3) e Montoya (1). Roberto Mancini, scherzando ma non troppo, aveva chiesto 8/9 giocatori nuovi per affrontare il nuovo campionato. Con il mercato che ancora deve ufficialmente aprire, Ausilio e soci sono già praticamente a metà dell'opera e puntano con decisione su un esterno d'attacco (Cuadrado?) e su un altro centrocampista che, dopo l'affare sfumato di Imbula, potrebbe essere Felipe Melo. Entro la fine dell'estate, Thohir dovrà però sacrificare qualche campione per contenere le uscite. Kovacic e Handanovic sono i principali indiziati.

Standby giallorosso

A Roma il mercato vero e proprio non è ancora cominciato. Walter Sabatini, prima di passare agli acquisti, deve sfoltire la rosa e vendere i giocatori in esubero. Partito Bertolacci, ora tocca ai vari Destro, Gervinho e Doumbia. Una volta ceduti, la Roma passerà alla seconda fase: quella che più interessa ai tifosi. Al momento, complice il riscatto di Nainggolan e Ibarbo e l'acquisto di Iago Falque, il disavanzo è contenuto (-15,5) ma è destinato ad aumentare nel corso dell'estate, quando il club capitolino dovrà metter mano al portafogli per un grande attaccante (Dzeko, Lukaku e Ibrahimovic, i nomi più gettonati), un centrocampista (piace Rabiot) e un paio di difensori esterni.

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Napoli "under construction"

Con l'arrivo di Maurizio Sarri, e l'addio a Rafa Benitez, il club partenopeo ha voltato pagina. Il nuovo direttore sportivo Giuntoli, dietro le indicazioni del nuovo tecnico e insieme a De Laurentiis, sta disegnando il Napoli del prossimo futuro. Fino ad ora il patron campano ha speso quasi dieci milioni di euro, acquistando Valdifiori (5,5) e riscattando Jorginho dall'Hellas Verona (4). L'altro arrivo (o per meglio dire: ritorno) è quello di Pepe Reina, svincolatosi dal Bayern Monaco e arrivato a Fuorigrotta a parametro zero. Saponara, Damian e Vrsaljko sono i nomi caldi in entrata: giocatori per i quali De Laurentiis dovrà sborsare un po' di quattrini. Spese in parte ammortizzate dalle possibili cessioni di Callejon, Zuniga, Britos e Zapata.

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