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Calciomercato Inter, Tourè più lontano: ultime news

Il procuratore del centrocampista oggi al City, ha cambiato versione: il suo assistito onorerà il contratto con il club inglese che lo lega fino al 2017. Il Manchester: “Per noi è fondamentale”. Ma i nerazzurri si aggrappano all’articolo 17: un giocatore con più di 28 anni, che abbia firmato l’ultimo contratto da almeno due anni, ne può chiedere la risoluzione. Tocca a Yaya…
A cura di Alessio Pediglieri
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Forse sarà l'effetto (mancato) dell'Europa League, ma a distanza di 48 ore l'Inter di Roberto Mancini subisce due diretti al volto che la mettono k.o. Il primo arriva da Genova dove la rete di Kucka del 3-2 finale del Grifone ha escluso dai residui sogni di gloria europei i nerazzurri a 90 minuti dalla fine della stagione. Il secondo, ancora più violento, arriva da Yaya Tourè, o meglio dal procuratore del giocatore che sembra aver messo una pietra sul trasferimento del proprio assistito verso Milano, confermando (e ricordando) che il centrocampista oggi ha un contratto con il Manchester City, club che non sembra avere intenzione di privarsene. Un gioco forse al rilancio ma pericoloso, perché l'Inter di soldi ne ha sempre meno da spendere e un'asta a crescere sancirebbe l'automatica esclusione dalla trattativa del club milanese.

L'articolo 17. Impossibile vincere la reticenza del Manchester City che s'è arroccato sulla propria posizione: considera l'ivoriano fondamentale e nemmeno si accomoda a tavola a ragionare per una cifra inferiore ai 20 milioni con chi ha mire sul mediano. Porte chiuse? C'è ancora uno spiraglio ma è tutto legato alla volontà del calciatore che adesso dovrebbe forzare la mano: ovvero, ricorrere all'articolo 17 secondo cui un giocatore con più di 28 anni, che abbia firmato l'ultimo contratto da almeno due anni, ne può chiedere la risoluzione.

Senza Europa nessun Touré – Più che un tentativo di rilanciare e alzare la posta in gioco, sembra che l'agente di Tourè abbia studiato un modo elegante per accompagnare l'Inter alla porta: un club che ufficialmente non disputerà alcuna Coppa perde di appeal per chiunque abbia un minimo di ambizione. Poco – o nulla – vale a quel punto la stima di un allenatore (Mancini) che si è sperticato in elogi verso il suo ex giocatore ai tempi dei Citizens e ancor meno l'idea di diventare sì il top-player nerazzurro in fatto d'ingaggio, ma decurtandosi comunque lo stipendio almeno del 50%. Troppo, senza una minima ribalta europea di una Milano fuori dalle Coppe dopo 60 anni di gloria.

Le parole del procuratore – Resta, tra tante chiacchiere, il dietrofront dell'entourage del giocatore: Yaya Tourè resta al Manchester City perché Dmitri Seluk, agente del 32enne centrocampista ivoriano, ha annunciato  che il suo assistito non cambierà maglia. Ufficialmente perchè il City "lo ritiene troppo importante per lasciarlo andare". Ma c'è un brusco cambio di direzione rispetto a quanto aveva affermato a inizio mese, quando assicurava che al 90% il giocatore avrebbe lasciato il City. Forza dell'Europa League. Che non c'è.

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