Calciomercato, ecco perché Acquafresca avrebbe rifiutato il Wolverampton

Il dietro alle quinte del calciomercato nasconde sempre delle sorprese. Gossip e dicerie che a volte lasciano il tempo che trovano, altre volte si rivelano vere e proprie bufale, altre ancora nascondono delle verità che i più non conoscono. Come la storia di Robert Acquafresca, attaccante oggi al Bologna di Donadoni che sarebbe stato richiesto nella sessione invernale di calciomercato da alcuni club di Premier. Ai quali avrebbe risposto con un ‘no, grazie'. Probabilmente stretto tra i denti se è vero che a costringerlo a pronunciarlo sia stata la moglie che non aveva alcuna intenzione di emigrare in Inghilterra.

Almeno così dicono le malelingue che rivelano il retroscena di una delle trattative di mercato andate in fumo. Non per problemi fisici, non per motivi economici. Ma semplicemente per decisioni extra calcio che hanno condizionato le scelte del giocatore. A gennaio, infatti, l'attaccante rossoblù ha rifiutato la destinazione inglese, facendo saltare l'affare salta. La motivazione adottata dall'entourage del giocatore e della società felsinea è all'unisono ci sarebbe un milione di euro che il ragazzo attualmente percepisce in rossoblu ad aver fatto desistere l'attaccante a partire per l'Inghilterra e approdare al Wolverampton.

Robert Acquafresca, pur non avendo garanzie tecniche di scendere in campo la domenica agli ordini di Roberto Donadoni, comunque resta a Bologna. Ma la verità sembrerebbe un'altra: la scelta è arrivata dalla famiglia del giocatore, più precisamente dalla moglie. E i meglio informati  sarebbero pronti a giurare che non sarebbe stata la prima volta che ciò accade: qualche anno fa sempre per ‘motivi familiari', Robert Acquafresca avrebbe addirittura perso la possibilità di giocare per il Napoli. Società che oggi veleggia in testa alla classifica mentre il Bologna si sta difendendo dalla zona retrocessione.