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Calciomercato, 5 grandi bidoni del campionato di Serie A

Il primo a guidare questa speciale classifica è sicuramente Gabigol, attaccante dell’Inter pagato 30 milioni di euro e mai considerato davvero dagli allenatori. Oltre a lui, da non sottovalutare anche le annate pessime di Paloschi e Maksimovic, quest’ultimo arrivato a Napoli per 25 milioni di euro.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Le dinamiche di mercato che hanno caratterizzato la scorsa estate, hanno portato in Serie A alcuni calciatori che sembrava potessero fare le fortune dei club che avevano puntato fortemente su di loro. Una pioggia di milioni euro spesi per assicurarseli, un’asta incredibile con altre squadre fortemente interessate a quel determinato profilo.

Lasciando per un attimo da parte i vari Pjaca della Juventus e Milik del Napoli, che non hanno potuto contribuire al meglio ai successi e alla crescita della propria squadra durante la stagione a causa di diversi infortuni, gli altri veri bidoni di questa annata, sono stati tantissimi. Vediamo quindi nel nostro campionato, terminata questa ennesima annata in Serie A, quali sono stati i 5 acquisti sbagliati dai club italiani. Arrivati come eroi, top player e pezzi pregiati da mettere in mostra in Italia, si sono rivelati dei veri e propri flop.

“Il nuovo Ronaldo” preso dall’Inter

Dopo aver vinto il campionato “Paulista”, venendo eletto miglior calciatore rivelazione del 2015, Gabriel Barbosa Almeida, meglio noto con il soprannome di “Gabigol”,  classe 1996, è stato forse il più grande bidone di questa stagione. Arrivato a Milano con la medaglia d’oro appesa al collo, poiché, solo qualche mese dopo l’inizio della preparazione estiva dell’Inter, aveva vinto le Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, dopo 83 presenze e 24 gol con il Santos, fu acquistato dai nerazzurri per 30 milioni di euro.

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Un calciatore d’altri tempi si diceva, bravo negli inserimenti, attaccante puro che sapeva superare l’uomo con una velocità di gambe e un’elasticità degna di un calciatore brasiliano. Purtroppo per lui però, la stagione prima con De Boer in panchina, poi con Pioli e alla fine con Vecchi, è stata a dir poco deludente. Solo 9 presenze in campo e un totale di 111 minuti e solo 1 gol, anche importante, nella vittoria per 1-0 al “Dall’Ara” di Bologna. Rimarrà anche la macchia di quella “fuga” dalla panchina dell’Olimpico, contro la Lazio, dopo il mancato ingresso in campo che gli è poi costata una multa.

Un difensore di troppo al Napoli

Quando l’estate scorsa il Napoli ufficializzò l’acquisto di Nikola Maksimovic dal Torino, la piazza partenopea reagì piuttosto bene a questa scelta da parte della società. Punto fermo del club granata fino alla scorsa stagione, il centrale serbo, fortemente voluto da Mihajlovic che avrebbe voluto trattenerlo, arrivò per una cifra di 25 milioni di euro. Ma così come accaduto per Tonelli, anche Maksimovic ha vissuto un’annata particolare, costellata da tanti infortuni e poche presenze. Peccato però che il serbo, nonostante le assenze di Koulibaly e Albiol in stagione per diversi motivi, non sia mai stato la prima scelta di Sarri che preferiva affidarsi a Chiriches che conosceva meglio i suoi automatismi di gioco. Investimento quindi tutt’altro che fruttuoso, con il centrale che ha potuto perorare la causa partenopea solo 12 volte, tra Serie A, Champions League e Coppa Italia.

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Ma chi è Gerson?

Qualche tifoso della Roma, forse ancora si sta chiedendo chi sia questo calciatore arrivato in Italia come uno dei migliori talenti del calcio brasiliano. Purtroppo Gerson Santos da Silva non è riuscito ad incidere come voleva nella sua prima annata in giallorosso. Fra continui cambi di posizione e la pressione di una piazza come Roma il giovane classe ’97 si è reso protagonista di una stagione piuttosto mediocre, del tutto inaspettata da lui e anche dalla piazza romana che sperava molto nella fantasia di questo calciatore. Luciano Spalletti, non lo ha quasi mai utilizzato in campionato. Per lui infatti, sono state solo 4 le volte, di cui solo 2 da titolare, in cui il pubblico dell’Olimpico ha potuto ammirare questo presunto fenomeno del calcio, pagato dalla società giallorossa la bellezza di 17 milioni di euro.

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Il bomber del Crotone scippato dalla Samp

La stagione trionfale della scorsa annata 2015/2016, vide il Crotone tornare in Serie A dopo tantissimi anni. Nello stesso momento, in terra calabrese, a contribuire alla conquista di questo incredibile traguardo, ci fu sicuramente Ante Budimir. L’attaccante croato, fu protagonista assoluto con Juric in panchina. Per lui, in 40 presenze, furono 20 i gol che consentirono ai rossoblù di ritornare in A. Acquistato l’estate scorsa dalla Sampdoria per 2 milioni di euro, non è riuscito a confermarsi. L’attaccante croato rappresentava con Lapadula la rivalsa di chi arriva in Serie A quasi tardivamente. Ma se per il milanista la stagione si può considerare tutto sommato positiva, non si può dire lo stesso di Budimir che ha subito maggiormente il salto di categoria dalla cadetteria. Complice anche l’esplosione di Patrick Schick, Budimir è riuscito a mettere insieme solo 11 presenze e 0 gol.

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Paloschi e Pinilla punte? No, gioca Petagna

Questa scelta di Gasperini, che poi con il tempo ha dato ragione all’allenatore dell’Atalanta, è ancora una ferita aperta nel cuore dei tanti appassionati del fantacalcio che mai avrebbero pensato che sia l’ex bomber del Chievo, che il cileno, potessero finire nel dimenticatoio. Eppure alla fine il Gasp ha optato per quella che era inizialmente la terza scelta, Petagna, protagonista della cavalcata europea dei lombardi. A farne le spese Alberto Paloschi, arrivato a Bergamo con la fama del grande goleador capace di cambiare le sorti di una partita grazie alla sua incredibile vena realizzata. Per l’attaccante cresciuto nel Milan e che fu prelevato l’estate scorsa dallo Swansea per 6 milioni di euro, solo 13 presenze e neanche un gol in stagione, riuscendo a totalizzare poco più di 500 minuti in stagione fra Serie A e Coppa Italia.

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