Calci e schiaffi, Suarez graziato. Rabbia Atletico: “Barcellona protetto”
Il Barcellona s'è aggiudicato il primo round dei quarti di Champions League contro l'Atletico Madrid, 2-1 ottenuto in rimonta dopo il vantaggio a sorpresa dei colchoneros e l'assedio dei catalani. Sull'esito della sfida, però, hanno pesato l'espulsione di Fernando Torres – doppia ammonizione – e i mancati provvedimenti nei confronti di Luis Suarez che avrebbe meritato a sua volta il rosso per condotta violenta. Con il risultato fermo sul pareggio (1-1) la partita avrebbe preso un corso diverso. E' quel che lamenta la squadra di Simeone alla luce di quanto accaduto, due gli episodi contestati: il calcio rifilato a Juanfran a palla lontana (Atletico in vantaggio), la manata/schiaffo data a Filipe Luis che più di ogni cosa ha fatto infuriare il tecnico. "Preferisco non parlare, evidentemente l'arbitro non era vicino…", ha bofonchiato il Cholo nell'immediato dopo gara. "Abbiamo giocato molto bene fino all'espulsione ingiusta di Torres – ha ammesso Filipe Luis -. Il Barcellona è protetto, evidentemente la Uefa non vuole che possa uscire ai quarti di finale".
A rincarare la dose ci ha pensato Miguel Angel Gil Marín, consigliere delegato dell'Atletico Madrid: "Quando si verificano certi episodi – ha tuonato – diventa praticamente impossibile competere allo stesso livello. Mi sembra chiaro che in semifinale c'è qualcuno che vuole solo determinati club… eppure il Barcellona è così forte che non ha bisogno di aiutini".
Gli episodi contestati dall'Atletico Madrid
Doppia ammonizione e cartellino rosso, la partita di Fernando Torres è durata appena mezzora. Giusto il giallo per il fallo commesso su Neymar, a pesare tantissimo però è il calcetto ingenuo dato a Busquets a centrocampo che gli è valso secondo cartellino ed espulsione. Interpretazione fiscale ma giusta, peccato – sostengono dalla parte dell'Atletico – che il metro di giudizio sia stato differente nei confronti di Suarez che nella ripresa doveva essere espulso per una violenta manata in faccia a Filipe Luis. L'episodio non può essere oggetto di prova tv perché l'arbitro lo ha visto tutto ma ha ritenuto di doverlo sanzionare solo con l'ammonizione.
