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Buon compleanno Totti, con te (la) Roma è magica

Dieci cose che non sapete di Francesco Totti che, a 38 anni, vive una seconda giovinezza tra il sogno scudetto e la sfida della Champions.
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Al Tardini, la Roma ha festeggiato la gara numero 2.700 nella serie A a girone unico. E Francesco Totti ha celebrato con 48 ore di anticipo il 38mo compleanno sul campo della sua vittima preferita: 20 infatti i gol che ha segnato ai gialloblù, 19 in campionato e uno in Coppa Italia. Totti è il romanista con più presenze e con più gol nelle coppe europee, che ha giocato più derby e più finali, è il miglior bomber nella storia della squadra e nel terzo millennio in serie A. Per festeggiarlo, abbiamo provato a raccogliere dieci curiosità, dieci chicche sul numero 10, sul “bimbo de oro”, sull'ottavo re della Roma giallorossa.

Debutta in Champions l'11 settembre 2001 – Impossibile dimenticare il giorno dell'esordio in Champions. Totti segna su rigore al Real Madrid all'Olimpico, le Merengues vincono comunque 2-1 ma nessuno ha voglia di festeggiare una partita che non si sarebbe dovuta giocare: è l'11 settembre 2001. Tredici anni dopo Totti, non a segno nello scintillante 5-1 al CSKA Mosca, insegue il record di marcatore più anziano in Champions che ora appartiene a Ryan Giggs, a segno nel 2011 all’età di 37 anni, 9 mesi e 16 giorni. Ma all'epoca della vecchia Coppa dei Campioni, a 38 anni e 5 mesi Ferenc Puskas, all'ultima stagione con la maglia del Real Madrid, rifilò quattro gol al Feyenoord nel 1965.

Insegue Meazza – E' il giocatore in attività che ha giocato più partite con una stessa maglia, 562, e che ha segnato più reti con una stessa squadra, 235. Non è un record assoluto però: se si considerano anche i campionati prima del girone unico, prima della carta di Viareggio, il primato spetta a Giuseppe Meazza, in gol per 243 volte con l'Ambrosiana-Inter.

Ha giocato da centromediano – Eppure, a dispetto di questi numeri e dei ricordi di mamma Fiorella Marozzini in Totti, non ha sempre giocato in attacco. Sergio Vatta, infatti, ct di Francesco nelle nazionali giovanili, lo imposta da centromediano davanti alla difesa. Alla Fortitudo, la sua prima squadra, giocava un po' dove gli pareva. Alla Smit Trastevere prima, e alla Lodigiani poi, diventa un centrocampista d'attacco ma i suoi allenatori non gli danno mai la maglia numero 10.

Stava per andare alla Lazio – Enzo Di Maio, direttore sportivo della Lodigiani nel 1989, promette Totti alla Lazio. Mamma Fiorella, però, va da Gildo Giannini, il papà del Principe Giuseppe, per chiedergli di portare Francesco in giallorosso. La Roma accetta, Totti da romanista pure. La famiglia Lodigiani è allora una potenza economica: attraverso Impregilo controlla quasi tutte le autostrade, partecipa al salvataggio dei templi egizi di Abu Simbel, che sarebbero stati sommersi in seguito alla costruzione della grande diga di Assuan sul Nilo, alla costruzione dello stadio di San Siro. I rapporti con la Roma si fanno tesi. La Lazio ci resta male, e Dino Viola in persona telefona al presidente Malvicini: ai biancocelesti vanno 300 milioni di indennizzo e due giocatori della Primavera giallorossa, Gianni Cavezzi e Stefano Placidi. Mamma Fiorella chiede solo una condizione, come ricorda Giannini senior: “Mi diceva: io porto Francesco alla Roma, ma voi lo dovete far giocare. Non è che viene qui e fa la riserva, resta a guardare? Non si rendeva conto, la signora Fiorella, di che cosa era Francesco…”.

Ha un coro dai tempi della scuola – Tanti i cori che gli sono stati dedicati. Uno di questi, che certo non vincerà il premio della critica per il miglior testo, se mai dovesse essere istituito, scandisce “Totti Totti Totti Totti to” in loop. I primi tifosi a cantarlo, ad Ancona nel 1993, sono alcuni suoi compagni di scuola che lo facevano partire in classe ogni volta che i professori lo chiamavano alla lavagna per interrogarlo, con l'obiettivo di convincerli a lasciarlo in pace. Da allora la Curva Sud lo prende in prestito.

È stato votato presidente della Camera – Il 31 maggio 2001 si vota per eleggere il nuovo presidente della Camera. È la prima votazione, sostanzialmente interlocutoria, e ci sono due deputati che sulla scheda si divertono a scrivere, rispettivamente, i nomi di Totti e Montella. Due anni prima, invece, era comparso il mome di Antonio Carlos Zago nelle votazioni per la presidenza della Repubblica.

Ha visto una partita in Curva Sud – Il capitano è uno dei giocatori che ha accettato l'invito dei tifosi e ha assistito a un incontro dei suoi compagni in curva Sud. È il 2003 quando il numero 10 “si traveste” da ultra, per la partita contro il Palermo, e dimostra di conoscere anche quasi tutti i cori. Avere un calciatore ospite della Sud non porta benissimo, però. Da lì Francesco Rocca ha assistito alla finale di Coppa dei Campioni 1984, Marco Delvecchio ha provato a sostenere i giallorossi nel derby del 2006 ma Supermario, spesso devastante in campo contro la Lazio, non ha lo stesso effetto da tifoso e i biancocelesti vincono 3-0. Quattro anni dopo i Fedayn invitano Vincent Candela per un Roma-Milan finito 0-0.

E' fuggito da Trigoria in un pullmino – A due giorni dalla sfida scudetto contro il Parma del 2001, i tifosi affollano Trigoria per circondare di affetto e di incitamenti la squadra. Un abbraccio che rischia di diventare un po' troppo stretto. Così Totti, Montella, Candela e Emerson si fanno portare fuori, indisturbati, dentro un pullmino. Nelle loro fuoriserie accerchiate dai tifosi ci sono solo i dipendenti del centro Fulvio Bernardini che le riconsegneranno ai quattro “fuggitivi” in un luogo concordato.

Ha un palazzo dedicato – Alla Garbatella, quartiere della zona Ostiense tradizionale roccaforte romanista, celebre perché il Romaclub della zona è stato trasformato nel bar dei Cesaroni, un intero palazzo è stato dedicato a Francesco Totti. Fino a pochi anni fa, sull'intera facciata dell'edificio all'incrocio tra via Caffaro e via Vettor campeggiava il volto del capitano giallorosso: un'opera che vento e pioggia hanno irrimediabilmente cancellato.

Diventerà giudice di un talent – Francesco Totti passa al "lato oscuro" della tv e sarà il quarto giudice nella prima puntata di Tu si que vales, nuovo talent show prodotto dalla Fascino PGT che prenderà il posto nel sabato di canale 5 di Italia's got talent. A volerlo è stata Maria De Filippi, che ha un noto rapporto di amicizia con il capitano giallorosso e l'ha voluto al suo fianco insieme a Rudy Zerbi e Gerry Scotti nello show condotto da Belen Rodriguez.

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