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Bundesliga, dai diritti tv il Bayern incasserà 100 milioni, il Lipsia solo 29

Il criterio per dividere i diritti televisivi è in base a un ranking che tiene conto delle ultime 5 stagioni. I campioni di Germania guidano davanti al Borussia e allo Schalke. Il Lipsia, secondo e in Champions è il fanalino di coda perchè promosso in Bundesliga solo nel 2015/16.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' stato definito in questi giorni l'apporto economico che i diritti televisivi avranno sulle entrate delle società iscritte alla prossima Bundesliga. A farla da padrone saranno i campioni di Germania del Bayern Monaco mentre tra le ultime a beneficiare degli introiti delle immagini delle partite sarà il sorprendente Lipsia, arrivato secondo e approdato in Champions League, che sarà il fanalino di coda della filiera tedesca.

Bayern ricco con le tv: previsti 97 milioni di incasso

Il Bayern Monaco può già festeggiare per il prossimo anno perché una cosa è certa al di là dei risultati del campo: incasserà quasi 100 milioni di euro in diritti tv nella prossima stagione. A rivelarlo è il magazine ‘Kicker', che ha stilato la speciale classifica relativa agli introiti delle squadre della Bundesliga per i diritti tv nazionali e internazionali con il club campione di Germania che percepirà 97,7 milioni di euro. 

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Lipsia, secondo in classifica ma ultimo nei diritti

Il Bayern Monaco si conferma dunque, il primo club per incassi tv e comanda la speciale graduatoria davanti al Borussia Dortmund (86,5 milioni) e allo Schalke04 (79,7). Il fanalino di coda è a sorpresa il Lipsia, che nonostante il secondo posto nell'ultima stagione in Bundesliga incasserà solamente 29,6 milioni.

Il ranking di 5 anni per dividere i diritti tv

I proventi per i diritti tv in Germania vengono infatti distribuiti sulla base di un ranking che tiene conto dei risultati ottenuti negli ultimi cinque anni e il Lipsia paga dazio: il club ha ottenuto la promozione in Bundesliga solo al termine della stagione 2015-2016. Stando sempre a quanto scrive ‘Kicker', nella prossima stagione i 36 club della Bundesliga e della seconda divisione tedesca incasseranno oltre un miliardo in diritti tv, In particolare 968 milioni di euro per quelli nazionali e 208 milioni per quelli internazionali.

I diritti tv in Serie A, l'asta in autunno

Per quanto riguarda la prossima Serie A, la resa dei conti è prevista ad inizio autunno quando ci saranno veri e propri fuochi d'artificio per la spartizione dei diritti televisivi, Si prospetta anche una storica unione tra Telecom e Mediaset. Flavio Cattaneo, ad di Telecom, ha annunciato infatti che per l’asta della serie A prevista per l’autunno ci potrebbe essere un accordo con la piattaforma Premium, confermando le parole di Federle Confalonieri: "In autunno è prevista una nuova asta per i diritti tv della serie A, noi parteciperemo con l’obiettivo di ottenere la migliore offerta televisiva calcistica per i tifosi italiani"

I diritti tv in Premier League, maggiore equità

A differenza dei tornei rivali europei, in Premier League vige la regola della suddivisione in base al merito e si fa riferimento solo alla stagione in corso. Poiché non tutte la gare vengono trasmesse in tv, c'è anche una seconda fetta consistente, pari al 25%, che viene distribuita in base al numero di passaggi televisivi. Inoltre, in aggiunta a questi, la Premier League distribuisce in parti uguali anche i ricavi internazionali, fattore che permette ulteriormente di rendere più equa la suddivisione tra tutte le società iscritte.

In Ligue 1 conta anche l'audience

In Francia la Ligue 1 distribuisce in parti uguali il 47% dei ricavi, assegnando il restante 28% in base ai risultati e l'ulteriore 25% in base allo status di ciascun club. La lega francese assegna maggior peso ai risultati dell’ultima stagione rispetto agli altri tornei, tuttavia il fatto che come metrica per misurare lo status di un club vengano utilizzati i dati dell’audience tv aumentano la differenza tra i grandi e i piccoli club creando una forbice evidente.

In Liga vendita collettiva e non più individuale

La Liga spagnola ha chiuso il 2016/17 con un rapporto tra la prima e ultima stimato a 3.7:1, un significativo miglioramento rispetto al 2014/15, sottolinea ‘Calcio&finanza'. L’aumento del valore dei diritti tv ha sostanzialmente spinto verso un sistema di distribuzione più equo, permettendo comunque a Real Madrid e Barcellona di mantenere cifre simili a quelle che ricevevano quando i diritti tv venivano venduti individualmente.

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