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Buffon: “Lotito non mi crea problemi, Conte pignolo come Sacchi”

Il capitano della Nazionale, come Tavecchio, sostiene che bisogna ridurre il numero degli stranieri in Serie A.
A cura di Alessio Morra
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Gigi Buffon, capitano, recordman di presenze in Nazionale e grande leader dello spogliatoio in questi giorni ha ripreso a lavorare con Antonio Conte, il suo sesto C.T. azzurro. Buffon con l’Olanda ha lasciato spazio a Sirigu ed ha potuto vedere dalla panchina una splendida prestazione degli azzurri che a Bari hanno vinto contro gli ‘oranje’, terzi al Mondiale brasiliano: “Contro l’Olanda abbiamo offerto una bella prestazione, forse anche inaspettata, visto che nelle ultime due partite del Mondiale con Costa Rica e Uruguay non brillammo per intensità e bellezza di gioco. Abbiamo affrontata una squadra che ha giocato una partita amichevole, è giusto dirlo, una squadra che dopo otto minuti erano sotto di due gol. Però anche noi abbiamo avuto un approccio ottimo.”

“Lotito non mi crea problemi”

In questi giorni si è parlato tanto di Claudio Lotito. Il presidente della Lazio è di fatto il braccio destro di Tavecchio ed ha seguito da vicino gli azzurri, e ciò ha dato fastidio anche a molti calciatori, ma non a Buffon: “Posso dire che da giocatore il presidente Lotito l’ho visto spesso vicino alla Nazionale italiana anche in altre manifestazioni, l’ultima che ricordo è la visita dal Papa prima di Italia-Argentina. Sicuramente non è una persona che entra o vive lo spogliatoio. Se è una persona che sta vicino alla squadra o a determinati rappresentati delle istituzioni non vedo cosa ci sia di ale. Capitava prima e capita anche adesso.”

Attenzione alla Norvegia

La Norvegia evoca brutti ricordi a Buffon, che giocando un’amichevole a Oslo nel 2000 si ruppe la mano alla vigilia dell’Europeo, che consacrò Toldo. Il portiere della Juventus martedì tornerà in campo in Norvegia, dove gli azzurri inizieranno le Qualificazioni all’Europeo: “Le nazionali scandinave soprattutto Norvegia e Svezia sono nazionali che hanno sempre ottenuto risultati importanti a livello europeo e mondiale. La Norvegia è stata più discontinua, ha avuto dei periodi di sei – otto anni veramente buoni, ma ora fa un po’ più di fatica. Alla fine credo siano sempre compagni difficili da affrontare, sono squadre fisiche che nel gioco aereo ci danno sempre problemi. C’è grande rispetto nei loro confronti, anche perché non possiamo affrontare una partita così importante in modo superficiale.”

“Prandelli aveva ragione sulle condizioni di Pepito”

Buffon ha parlato anche di Giuseppe Rossi, che nei prossimi giorni verrà operato per la quarta volta al ginocchio. L’attaccante della Fiorentina rimarrà fuori dai campi per almeno quattro mesi: “Con Pepito ho un rapporto di grande sintonia. Gli mandai un messaggio subito dopo la sua non convocazione per il Mondiale perché quando appresi la notizia mi dispiacque molto vedere il viso trasfigurato di una persona sofferente. La delusione che ho visto nei suoi occhi l’ho vista in pochi. Nel momento in cui è stato criticato Prandelli per certe scelte ora è il momento di rivalutare quella di Giuseppe Rossi. Deve tornare con più calma possibile. Un giorno magari ci darà una mano a vincere un Mondiale o un Europeo e magari lui ci sarà e io no…”

Ridurre gli stranieri

Buffon come il presidente Tavecchio sostiene che bisogna limitare il numero degli stranieri in Serie A, magari obbligando le società a schierare un nutrito gruppo di calciatori italiani: “Il discorso sugli stranieri di Tavecchio è logico, perché non c’entra il numero, ma la qualità e poi la convenienza. Giocano determinati giocatori invece che altri italiani. Questo non fa bene al nostro campionato. Bisognerebbe dare la possibilità a qualche italiano di fare maggior esperienza. Magari si possono mettere dei paletti sugli undici iniziali da schierare in campo.”

Zaza&Balotelli

Balotelli sicuramente avrà la possibilità di tornare in Nazionale, ma il capitano di Conte fa capire di apprezzare, più di SuperMario, maggiormente un giovane forte e umile come Zaza: “Balotelli lontano dalla Nazionale? Che qualcuno ne dubiti, io ancora non faccio le convocazioni. Noi siamo giocatori e Mario è un nostro compagno di squadra e non dobbiamo avere la presunzione di dover dimostrare a qualcuno come si deve comportare. I giovani oggi pensano di sapere già tuto, ma a volte un po’ di tirocinio va bene. Quando sento uno come Zaza venire qui e dire ‘sono l’ultimo arrivato devo imparare tantissimo’ mi fan sperare. Lui Immobile e Destro mi fanno ben sperare per il futuro perché hanno la testa e le motivazioni.”

Conte pignolo come Sacchi

Paragonando Prandelli a Conte in parecchi hanno chiaramente messo sul piatto del bilancia il diverso carattere che c’è tra l’ex C.T. e l’ex allenatore della Juventus. Secondo Buffon non è vero che solo gli allenatori ‘duri’ siano capaci di vincere tanto: “Non credo che ci vogliono degli allenatori duri. Se pensiamo ai duri nel calcio, da Van Gaal a Capello, ci si chiede perché hanno vinto spesso? Qualcosa sarà vero…Ma non è l’unica soluzione per vincere, altrimenti gli Ancelotti non vincerebbero mai. Conte è molto pignolo come Sacchi. E quando arrivi a supportare questo credo con dei risultati non c’è possibilità di cambiamento.”

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